Emma Raducanu ha ritrovato sorriso e vittoria a Wimbledon dove l'anno scorso arrivò negli ottavi di finale. Ha sconfitto Van Uytvanck, che aveva ottenuto 12 successi nei tornei di preparazione sull'erba
di Alessandro Mastroluca | 27 giugno 2022
Emma Raducanu sul Centrale, un anno dopo. Qui era cominciato tutto, era iniziata la strada che l'aveva portata a trionfare allo US Open. Da allora, negli ultimi nove mesi, le delusioni e i problemi fisici si sono affiancati ad appuntamenti glamour che hanno fatto temere eccessive distrazioni. Eppure la britannica ha sempre smentito, sottolineando come il tennis sia sempre rimasto la sua priorità. Nove mesi dopo il trionfo newyorchese, di nuovo a Wimbledon, Emma riparte.
Il 6-4 6-4 sulla belga Alison Van Uytvanck al primo turno non è un successo banale, anche perché la belga nei tornei sull'erba prima dei Championships ha vinto 12 partite. Mentre Raducanu ha giocato 33 minuti a Nottingham prima di fermarsi per un infortunio agli addominali.
"Tornare è una sensazione incredibile, ho sentito tutto il supporto dei tifosi dal momento in cui sono entrata in campo. Voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini in questi mesi difficili - ha detto dopo la partita -. E' valsa la pena affrontare tutto questo per ritornare qui con una vittoria".
Oltre al Centrale e all'effetto del pubblico, anche l'avversaria potrebbe aver contribuito allo storytelling di questa partita. Si erano infatti incontrate una volta sola, al WTA 125 di Chicago l'anno scorso. Raducanu vinse al primo turno. Era il suo ultimo torneo prima dell'exploit allo US Open.
La belga è più esperta sull'erba, quattro anni fa qui eliminò la campionessa in carica Garbine Muguruza arrivando fino agli ottavi di finale.
E in effetti la partita non è stata semplice per la britannica, lungo tutto il suo sviluppo. "Ogni torneo, ogni partita ti fa imparare qualcosa - ha detto Raducanu -. Ti aiuta, diventa tutto uno strumento positivo per il futuro. Quando non hai mai affrontato nessuna, nessuno conosce il tuo gioco. Ne ho beneficiato l'anno scorso, nessuna sapeva chi fossi. Da allora, hanno tutte elevato il loro tennis. Non credo di aver giocato male tutte le partite che ho perso [dopo New York]. Tornare qui è comunque sempre speciale, non vedo l'ora di giocare ancora".