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Il croato, ex numero 3 del mondo e da tempo di Roger Federer, ha creato un'agenzia di management che segue anche Matteo Berrettini. Legatissimo all'Italia, ha parlato a Repubblica del momento azzurro da record. "SuperTennis vi ha aiutato, ha portato lo sport nelle case dei bambini"
07 giugno 2021
Ivan Ljubicic conosce il tennis da tanti punti di vista. Ha vissuto una vita da top player, è stato numero 3 del mondo vincendo dieci titoli compreso il Masters 1000 di Indian Wells. Semifinalista al Roland Garros nel 2006, bronzo olimpico nel torneo di doppio ad Atene 2004, è passato con successo in un ruolo televisivo, come voce tecnica nelle telecronache per Sky.
Nel 2015 ha accettato l'offerta che non si può rifiutare, quella di coach di Roger Federer. Ha anche aperto la sua agenzia di management, la U Sports Group, in cui è entrato anche Matteo Berrettini che avrebbe dovuto affrontare negli ottavi proprio lo svizzero, prima del suo preannunciato ma comunque molto discusso ritiro dal torneo.
Nato in Bosnia, di nazionalità croata, Ljubicic è arrivato in Italia a 14 anni in fuga dalla guerra. Accolto a Moncalieri, ha avuto un solo allenatore per tutta la carriera: Riccardo Piatti.
Ha guardato il mondo, Ljubicic, con un occhio attento e affezionato all'Italia dunque. In Berrettini, ha detto nell'intervista, ha visto un "ragazzo molto umile, riservato, (...) fuori dai radar dei pettegolezzi".
Più semplicemente, ha detto il croato, "per me è un grande. E lo ha dimostrato anche per il come ha vissuto, per il come è dovuto sopravvivere, ai momenti difficili che capitano ad ogni tennista".
Berrettini guida il gruppo dei dieci italiani in Top 100, un record per il nostro tennis. E' il segno di una rinascita, che passa attraverso i risultati e si valorizza ulteriormente grazie alla scelta di Torino come sede delle Nitto ATP Finals e di due dei sei gironi delle Davis Cup Finals by BNP Paribas.
"Questo momento dell'Italia non nasce per caso. C'è stato tanto lavoro dietro, e mi sembra che la vostra federazione abbia fatto delle scelte coraggiose in questi anni - ha detto Ljubicic a Repubblica - . Credetemi, anche l'aprire un canale televisivo piuttosto che pensare ad aspetti tecnici, ha aiutato il movimento. Perché lo ha fatto entrare nelle case dei bambini. Per questo vi dico: questo momento è tutto vostro".