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Campioni internazionali

Jannik vince di testa, Torino è più vicina

L'altoatesino batte James Duckworth in un match lottato, con molti alti e bassi. Centra l'ottava semifinale ATP e sale al decimo posto nella Race to Turin

di | 01 ottobre 2021

Per la grande bellezza, meglio ripassare più avanti. Il risultato conta più dell'estetica, quando in ballo ci sono obiettivi molteplici. E il risultato è arrivato per Jannik Sinner. L'azzurro ha giocato una partita di sostanza nei quarti di finale contro James Duckworth, benché il suo rendimento sia apparso più discontinuo rispetto all'esordio contro il bielorusso Egor Gerasimov, numero 112 del mondo.

Il ventenne di Sesto Pusteria ha recuperato da sotto 2-5 nel primo set e da 2-4 nel secondo, ma ha dominato il tiebreak e vinto gli ultimi quattro game della partita. Così ha chiuso 7-6(4) 6-4 contro l'australiano e festeggiato l'ottava semifinale ATP, la quarta in un torneo indoor.

"Non è facile dover sempre risalire nel punteggio, è meglio stare davanti, soprattutto in una partita così - ha detto Sinner nell'intervista a caldo dopo la partita -. Ho cercato di rimanere concentrato, ho provato a farlo pensare un po' di più".

 

Nel primo set, ha spiegato il ventenne di Sesto Pusteria, ha funzionato. "Quando ha servito per il set, infatti, ha commesso un paio di gratuiti - ha aggiunto -. Nel secondo set, quando mi sono trovato sotto 2-4, ho cercato di colpire più forte e più veloce soprattutto nell'ultimo game".

Anche in questo caso ha funzionato. L'azzurro ha firmato così il secondo successo in tre confronti diretti contro Duckworth che l'aveva battuto a Toronto lo scorso agosto.

Sinner non ha dimenticato quella partita, come ha ricordato nell'intervista dopo la vittoria. "E' stato un match durissimo, sapevo che tipo di giocatore era" ha detto, facendo riferimento proprio alla sconfitta in Canada.

Il successo su Duckworth, entrato per la prima volta in Top 60 questa settimana grazie alla prima finale ATP raggiunta domenica scorsa a Nur-Sultan, proietta Sinner al decimo posto nella Race to Turin. 

Non solo Miami: le prime (2+1) finali ATP di Sinner

Vista la presenza di Rafa Nadal al settimo posto della classifica basata sui soli risultati stagionali, a questo punto Sinner è virtualmente nono. Dunque, se le Nitto ATP Finals al Pala Alpitour di Torino si giocassero la prossima settimana, l'azzurro sarebbe il primo degli esclusi.

Sinner ha infatti superato il canadese Felix Auger-Aliassime nella Race to Torino ed è al momento distante 375 punti dal norvegese Casper Ruud, avversario di Lorenzo Sonego a San Diego, che lo precede in questa graduatoria.

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La posizione guadagnata nella Race non è l'unico progresso che il giovane Jannik sta mostrando questa settimana. Le due partite giocate confermano come il suo tennis sia più pensato, meno da colpitore, rispetto alla sua esplosione. Lo stesso Sinner aveva spiegato questa evoluzione allo US Open.

Diverso anche il servizio, su cui è più evidente il lavoro concentrato sulla meccanica del gesto. L'azzurro, che ha messo in campo il 56% di prime ottenendo il 76% di punti, ha una posizione più compatta nella fase di preparazione. Il lancio di palla resta molto alto, il movimento compatto lo porta con il peso in avanti ma con un minore sbilanciamento in uscita.

Il 36% di resa con la seconda, merito anche dell'aggressività e dei riflessi dell'australiano in risposta, è il segno che il lavoro non è ancora finito.

Ma questa è una vittoria di testa, l'affermazione della forza tranquilla contro un avversario innervosito dalle chiamate dubbie e dall'assenza di Hawk-Eye. Nelle fasi più calde, Jannik ha fatto emergere la calma, che è virtù dei forti. E' preludio di vittoria.

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