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Campioni internazionali

Ispirazione Nadal: le vittorie (nascoste) di Rafa a New York

Rafa non ha vinto nulla in questa tornata degli Us Open? Parliamone. Tra gli uomini, Carlos Alcaraz e Casper Ruud, tra le donne Iga Swiatek. Tra gli Junior, Alexandra Eala e Martin Landaluce. Tutti loro, in qualche modo, devono dire grazie al campione di Manacor

di | 13 settembre 2022

Chiamatela 'ispirazione Nadal'. Quella spinta in più che deriva dal fatto di avere Rafa, in qualche modo, connesso alla propria vita personale e sportiva. L'ispirazione Nadal, durante gli ultimi Us Open, ha colpito forte un po' dappertutto. Dal singolare maschile a quello femminile, per finire coi tornei Juniores. Chiunque sia arrivato in fondo a New York ha un debito di riconoscenza verso ciò che Rafa ha costruito nella propria esistenza, sia sotto forma di vittorie, sia sotto forma di strutture vere e proprie. Partiamo. 

Singolare maschile, Carlos Alcaraz batte Casper Ruud

Se c'è un giocatore, oggi, che incarna lo spirito di Nadal (in particolare del primo Rafa), quello è senza dubbio Carlos Alcaraz. Lasciamo da parte il passaporto comune, il fatto ben più rilevante è quanto il nuovo numero 1 del mondo – magari anche in maniera inconscia – abbia assimilato dalla carriera e dai comportamenti del suo predecessore al vertice del tennis mondiale. Non si tratta tanto di tecnica, quanto di spirito. Se Alcaraz, sotto il profilo del gioco, è più avvicinabile al suo coach Juan Carlos Ferrero, sotto l'aspetto della determinazione feroce che mostra - come pure del fisico scolpito - è senza dubbio la copia di Rafa. Uno che non vuole perdere, che non pensa mai di aver ceduto la partita fino a quando stringe la mano al suo avversario. Lo stesso Nadal gli ha reso omaggio, dopo il trionfo americano, come già aveva fatto in passato. E se Carlos, da piccolo, indicava in Roger Federer il suo modello, adesso che è maturato potrebbe aver capito di essere decisamente più vicino al grande rivale di Roger.

Se il legame tra Alcaraz e Nadal è tutto sommato virtuale, quello tra Nadal e Casper Ruud è decisamente concreto. Casper, allenato da papà Christian (a sua volta ex pro, best ranking di numero 39 Atp), ha trovato nell'Academy di Manacor il luogo perfetto per crescere. E in Toni Nadal la figura decisiva per fare il salto di qualità definitivo. Zio Toni, già qualche anno fa, aveva chiarito a parole la stima per il norvegese: “Il ragazzo impara in fretta, mi piace il suo atteggiamento, c'è da lavorare ma la base è di altissimo livello”. Ancora una volta, il creatore del fenomeno Rafa non si era sbagliato. Se oggi Ruud è numero 2 del mondo, se ha già raggiunto due finali Slam, il merito è anche della struttura che Rafa ha creato nella sua isola, dove tanti campioncini si stanno formando e tanti se ne formeranno in futuro.

Singolare femminile, Iga Swiatek batte Ons Jabeur

Un altro debito di riconoscenza importante nei confronti di Rafael Nadal è quello che Iga Swiatek, padrona del circuito femminile, non ha mai fatto mistero di avere verso il maiorchino. 'Bisognerebbe guardare il proprio partner – si scherzava con alcuni meme online – come Iga Swiatek guarda Rafa Nadal'. E in effetti la stima infinita che la tennista polacca ha sempre dichiarato per l'ex numero 1 del mondo è stata una chiave fondamentale nella costruzione della sua carriera. Una stima che ben si avverte guardando il gioco della vincitrice degli Us Open 2022: un tennis di pressione da fondo con traiettorie che – contrariamente a quelle di tante colleghe – usano lo spin come arma chiave per abbinare sicurezza, controllo e spinta.

Singolare femminile Under 18, Alexandra Eala batte Lucie Havlickova

Alexandra Eala, prima giocatrice filippina a vincere un torneo del Grande Slam in singolare, è un prodotto 100 per 100 'made in Manacor'. La talentuosa tennista asiatica non solo si allena nell'Accademia pensata e realizzata da Rafa, ma in quello stesso luogo studia anche. Perché avere un piano B è sempre un'opzione che aiuta a sentirsi tranquilli. Alex, come la chiamano in Spagna, è una ragazza solare e con un braccio veloce, già messo in evidenza anche nel circuito pro, con due titoli Itf messi in cascina. Il primo dei quali – guarda caso – nel 15 mila dollari di Manacor, nel 2021. “Un piccolo passo – diceva – verso quello che voglio diventare”.

Singolare maschile Under 18, Martin Landaluce batte Gilles Arnaud Bailly

Per chiudere la carrellata, ecco Martin Landaluce, 16enne che invece, al contrario della collega filippina, il circuito pro non l'ha ancora assaggiato. Martin è un altro prodotto della scuola di Manacor, unisce la solidità spagnola alle necessità di spinta del tennis di oggi (non a caso, ha fatto bene anche a Wimbledon) e riconosce che Rafa è stato determinante nella passione messa al servizio dei suoi sogni. “Fin da bambino – ha spiegato – è stata la mia guida. La mia ispirazione”. Appunto: l'Ispirazione Nadal. 

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