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Ripensiamo al grande campione che ha interrotto l’attività a luglio 2021 per l’ennesimo problema al ginocchio. Lo rivedremo, e come?
di Vincenzo Martucci | 18 dicembre 2021
Ci manca o non ci manca Roger Federer? Ci manca sicuramente il campione, il ballerino, il ghepardo leggero e fulmineo che incantava coi suoi gesti e trasformava, e magnificava, e lasciava a bocca aperta.
Ci manca il suo balletto con quei piedi alati che non riusciamo a rivedere in nessun altro soldato dell’ATP Tour, ci mancano quelle sbracciate mai davvero violente e scomposte anche se terribilmente efficaci, ci manca la regale semplicità del fuoriclasse inimitabile e irriproducibile, ci manca il suo violino, la sua bacchetta magica, la sua prosecuzione del braccio, quel fascio di luce che poi si connetteva direttamente alla pallina gialla, quella che per gli altri tennisti si chiama racchetta.
“Roger #Federer's forehand is a great liquid whip”??
— Scarlett (@Scarlett_Li) December 14, 2021
- David Foster Wallace: <Federer as Religious Experience> pic.twitter.com/dHDvP974cE