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Campioni internazionali

Favola Linette prima semifinale Slam a 30 anni: “La mia nuova vita”

La polacca che ha superato a sorpresa anche Karolina Pliskova era stata sul punto di smettere per un serio infortunio due anni orsono. Ha ricominciato nel 2021 con un altro spirito: si è impegnata anche nel Players Council e sta ottenendo i migliori risultati della carriera

di | 25 gennaio 2023

Magda Linette è nata a Poznan (Pol) il 12 febbraio 1992. alla vigilia degli Australian Open era n.45 del mondo

Magda Linette è nata a Poznan (Pol) il 12 febbraio 1992. Alla vigilia degli Australian Open era n.45 del mondo (Foto Getty Images)

"Sono stanca". Magda Linette arriva in conferenza stampa due ore dopo aver messo a referto l’ultimo punto, un diritto di Karolina Pliskova a metà rete che le ha regalato un indimenticabile 6-3 7-5. Un risultato insperato perché aveva vinto solo 2 volte nei 9 precedenti confronti diretti, ma soprattutto perché le sono serviti 30 anni e 30 slam per raggiungere le semifinali di un major. E come Forrest Gump, al termine di una corsa senza una vera meta, Magda Linette si è finalmente concessa la possibilità di guardarsi dietro e di guardarsi dentro, di rifiatare e di raccontarsi.

Ho vissuto un periodo molto difficile, con alcuni avvenimenti che hanno condizionato la mia vita, sia quella privata che sportiva”. La fine di una relazione è coincisa con un grave infortunio, ma i due fattori - invece di abbatterla - l’hanno resa più forte. “Ci sono volute alcune settimane per individuare il problema, dopodiché sono rimasta ferma per 5 mesi”.

Ha ripreso a giocare solo a Miami 2021, ma nel frattempo era scesa in classifica. “Per tutta la vita avevo digerito male ogni errore e ogni sconfitta, perché sentivo che gli insuccessi mi definissero. Invece non solo ho imparato ad accettare quella situazione, ma ho anche accettato che quell’infortunio potesse segnare la fine della mia carriera. Paradossalmente, tutto ciò mi ha infuso calma, perché le cose non potevano andare peggio di così: o smettevo di giocare a tennis oppure da lì potevo solo migliorare”.

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UNA NUOVA VITA

Rivoluzionato il team con l’ingresso di Iain Hugues e Mark Gellard (“sono versatili, capiscono il tennis, sanno parlare, insegnare e comunicare”), cambiati prospettiva e approccio alla vita, la ragazza polacca è riuscita gradualmente a mettere la barra a dritta. Nei quarti degli Australian Open contro Karolina Pliskova ha ottenuto l’ottava vittoria negli ultimi 9 match contro una top 50, ma la statistica non la impressiona. Anzi, Magda ha vissuto il pomeriggio con leggerezza. “La normalità è data dal fatto che ho affrontato Karolina nove volte e che in varie occasioni ho giocato su campi prestigiosi come la Rod Laver arena”. Sempre come comprimaria, va detto, e spesso come vittima sacrificale. Stavolta invece è stata lei a prendersi la scena, la partita, la qualificazione e gli applausi.

Nel primo set ha commesso appena due errori gratuiti, nel secondo ha contenuto la reazione dell’ex numero 1 mondiale annullando due palle break nel terzo gioco e restando attaccando a Karolina Pliskova fino a quando la ceca non ha pagato la tensione e il sole a picco, e nell’undicesimo game ha commesso due doppi falli consecutivi, offrendo a Linette la possibilità di servire per il match. La 30enne di Poznan non ha tremato, e in meno di un’ora e mezza ha messo le mani sul risultato più importante della carriera.

L'IMPEGNO NEL PLAYERS COUNCIL

Una carriera - e una vita - cambiate a ridosso dei 30 anni. “Negli ultimi tempi mi sono data da fare anche nel players council. È stato un impegno non da poco: a volte finito l’allenamento mi sono ritrovata 200 messaggi ai quali rispondere, il che oltre che faticoso è stato anche frustrante. Ma anche lì ho trovato l’aspetto positivo della vicenda: dopo anni nei quali non sentivo di aver stretto legami con le altre tenniste, improvvisamente ero coinvolta e parte di una comunità”.

Nel suo caso è nato senza dubbio prima l’uovo della ritrovata serenità che la gallina dei risultati. “Mi ero ritrovata a giocare tornei minori e a subire sconfitte dolorose. Ma con Mark e Iain sapevamo che stavamo facendo le cose giuste anche sul piano della gestione delle emozioni e che prima o poi il lavoro avrebbe pagato. Sono contenta che sia andata così”.

Dall’ITF di Grodzisk Mazowiecki alle soddisfazioni in Billie Jean King Cup sono passate poche settimane, dal WTA 125 di Tampico alla semifinale di Melbourne, meno di 3 mesi. “Avverto il peso della mia età e adesso fisicamente mi sento stanca, ma va bene così” dice, con la voce acuta e tremolante. Realizzando di essere improvvisamente stanco, Forrest Gump decise che era il momento di andare a casa. Magda invece vuole prima godersi un altro appuntamento con la sua storia, tra meno di ore 24, contro Aryna Sabalenka. “Comunque vada, sarà indimenticabile”.

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