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Campioni internazionali

Djokovic, niente vaccino: US Open a rischio?

Scatta da oggi la nuova normativa per l'arrivo dei passeggeri stranieri negli USA. Non serve più il tampone del giorno prima, ma è obbligatorio aver ricevuto un ciclo completo di vaccini anti-COVID. Precise e circoscritte le eccezioni. Djokovic, non vaccinato, rischia di saltare il secondo Slam della stagione

di | 12 giugno 2022

Novak Djokovic potrebbe saltare anche lo US Open dopo l'Australian Open. La motivazione è sempre la stessa, la sua scelta di non sottoporsi al vaccino contro il COVID-19. 

Il Center for Disease Control and Prevention, il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle malattie, l'autorità USA in materia, ha stabilito infatti nuove norme per l'ingresso dei viaggiatori in arrivo dall'estero sul territorio nazionale degli Stati Uniti. 

La proliferazione dei vaccini, anche nella dose booster, e la circolazione attuale di una variante considerata meno pericolosa, ha consentito alle autorità di eliminare l'obbligo di presentare un tampone negativo eseguito entro le 24 o 48 ore prima della partenza per gli USA. Resta però l'obbligo di dimostrare il complegamento del ciclo vaccinale. La nuova regola è in vigore già da oggi, ma non è specificato per quanto tempo.

Dunque, se non sarà ulteriormente alleggerita entro la fine di agosto, in tempo per l'inizio dell'ultimo Slam della stagione, Djokovic non avrebbe i requisiti per entrare negli USA. Motivo per cui in primavera ha già saltato entrambe le tappe del Sunshine Double, i Masters 1000 di Indian Wells e Miami.

«I principi che seguo sulla cura e la gestione del mio corpo, come uomo e come atleta professionista di élite, sono molto più importanti di un trofeo e di qualunque altra cosa» aveva detto alla BBC nella prima intervista dopo l'espulsione dall'Australia. Si era detto pronto anche a sacrificare la sua presenza nei grandi tornei per mantenere questo suo controllo sul corpo, che non conosce eccezioni nemmeno per immunizzarsi contro un virus che ha ucciso milioni di persone. 

Se non dovesse cambiare la legge, non ci dovrebbe nemmeno essere spazio per le eccezioni alla presenza di Djokovic allo US Open. 

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Al momento, infatti, le esenzioni previste all'obbligo della vaccinazione completa per entrare negli USA dall'estero (per persone che non sono cittadini statunitensi e non hanno intenzione di immigrare negli USA) riguardano infatti:

  • viaggiatori con passaporto diplomatico o in viaggio ufficiale per un governo straniero
  • minori di 18 anni
  • persone con controindicazioni mediche documentate alla ricezione del vaccino anti-COVID
  • partecipanti a test sui vaccini anti COVID-19
  • persone che hanno richiesto un'eccezione d'emergenza o umanitaria
  • persone con un visto valido [esclusi i B1 e B2, per affari o turismo], cittadini di Paesi con limitata disponibilità di vaccini (la Serbia non rientra, NdA)
  • membri delle Forze Armate USA, le loro mogli, i loro figli
  • membri di equipaggi delle navi che richiedano un visto C1 o D
  • persone il cui ingresso sia considerato di interesse nazionale da parte del Segretario di Stato, dal Ministro dei Trasporti, dal Segretario della Sicurezza Interna".

Categorie nelle quali appare difficile come inserire il campione di tennis, 20 volte vincitore Slam, Novak Djokovic.

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