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Campioni internazionali

Djokovic e Nadal, uniti dal Pachisi: scopri cos'è

"Durante la pausa per la pioggia con Fritz ho giocato a Pachisi" ha svelato Djokovic dopo il successo agli Internazionali BNL d'Italia. Ci gioca spesso anche Nadal. Cos'è e perché piace ai giocatori

di | 12 maggio 2021

Novak Djokovic ha iniziato gli Internazionali BNL d'Italia battendo 6-3 7-6(5) Taylor Fritz interrotto per tre ore sul 5-5 nel secondo set per la pioggia.

Nella lunga pausa, ha detto, "cerco di ammazzare il tempo perché in queste circostanze non sai quando tornerai in campo - ha detto -. Devi sentire il tuo corpo, capire cosa è meglio per te. Capire se è opportuno mangiare, o dormire un po'. Io sono rimasto sveglio, ho ascoltato un po' di musica, ho parlato con il mio coach e con i miei figli".

Djokovic ha raccontato anche di aver giocato a Pachisi, un gioco di società con cui si rilassa e si diverte ogni giorno con il suo team, ha spiegato dopo la partita. La passione per questo gioco coinvolge anche Rafa Nadal. "E' un gioco facile, per come è fatto il mio staff è perfetto" diceva il maiorchino in un'intervista per la versione spagnola del sito ATP alla vigilia dell'Australian Open 2020. Si gioca, infatti, al massimo in quattro.

"Il Pachisi ci diverte perché ti tiene sempre in tensione, ti distrae e ti aiuta a non pensare molto prima delle partite - ha aggiunto -. Poi così passiamo il tempo nei giorni liberi o negli aeroporti, invece di leggere, telefonare o guardare serie. E' un passatempo che ci unisce".

A Natale del 2019, ha raccontato, gli hanno regalato una versione speciale del gioco personalizzata con la sua faccia, e quelle del padre, di Carlos Moya e di Rafa Maymò, gli abituali giocatori, stampate sul tabellone.

Non si tratta di un gioco di carte, infatti. Il Pachisi, che in Italia è conosciuto anche in varianti leggermente semplificate come "Ludo" o "Non t'arrabbiare", rappresenta un adattamento di quello che viene descritto come "gioco nazionale del Pakistan". Le pedine dei giocatori si muovono lungo una pedana a forma di croce lanciando originariamente conchiglie.

Pachisi significa venticinque, che è il numero massimo che si può ottenere con ciascun lancio, anche se oggi le conchiglie sono state sostituite dai dadi.

I giocatori sono divisi in due squadre da due. Si muovono con pezzi gialli, neri, rossi e verdi: ognuno di questi colori, poi, caratterizza anche i bracci della croce sul tavoliere.

Ognuno dei quali è largo tre caselle e lungo sei. Ogni giocatore ha quattro pedine che si muovono in senso orario.

 

Una volta completato tutto il percorso in senso orario, i giocatori, per vincere, devono muoversi sulla colonna del loro colore e finire esattamente sulla casella di arrivo. Se una pedina arriva su una casella occupata da un'altra pedina, questa viene eliminata.

L'obiettivo è terminare il percorso e portare tutte le proprie quattro pedine nell'area corrispondente al proprio colore presenti negli angoli del tabellone.

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