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Nel Melbourne (luna) park Jannik vince il suo secondo torneo di fila battendo Travaglia in una finale tutta tricolore. Nell’altro “250” primo titolo per Evans. L’ATP Cup è della Russia ma l’Italia è bellissima. Nello Slam Down Under Berrettini e Fognini brillano fino agli ottavi invece Nole si rimette in “modalità cannibale” e abbatte un altro record. A Cordoba esplode Cerundolo, a Montpellier torna al successo Goffin mentre a Singapre Popyrin “rompe il ghiaccio”
di Tiziana Tricarico | 21 dicembre 2021
Dopo il libro “Warning” arriva anche il documentario su Fognini: "Fabio - prendere o lasciare", disponibile su Tim Vision, racconta in novanta minuti l’uomo e il giocatore. Prodotto dalla tv della TIM e da DAO il documentario diretto da Giuseppe Marzo, si concentra soprattutto sulle conseguenze dell’intervento alle caviglie di fine maggio 2020. Racconta il percorso di riabilitazione in cui ha un ruolo centrale la moglie Flavia Pennetta: emerge tutto il mondo del 33enne tennista di Arma di Taggia tra aneddoti non conosciuti e tanti episodi della sua vita, sottolineandone anche gli errori. E tutto quello che serve a spiegare perché sia così, “prendere o lasciare” appunto. Interventi di Corrado Barazzutti, Francesca Schiavone, Novak Djokovic, Javier Zanetti e Christian Vieri.
"Fabio - prendere o lasciare" lo segue fino al ritorno in campo ad Amburgo, a settembre 2020. E’ il racconto di una risalita e insieme una dichiarazione d’amore per questo sport: “Il tennis è la mia vita, mi ha permesso di diventare la persona che sono e di creare la famiglia che ho sempre sognato. Per questo è così importante per me”.
TANA E…LIBERI TUTTI!
Terminate le due settimane di quarantena, i tennisti giunti in Australia hanno il via libera per lasciare le proprie stanze d'hotel e tornare alla vita normale. E non perdono tempo, fra spiaggia, relax, cene in compagnia, e tanto altro: da comunicare via social naturalmente. Prima di tornare in campo a Melbourne (luna) park…
EVANS METTE IN CRISI AUGER-ALIASSIME
Al “Murray River Open”, uno dei due tornei ATP 250 (montepremi 320.775 dollari) di scena in contemporanea sul cemento di Melbourne Park, teatro anche degli Australian Open, Sonego e Cecchinato escono subito di scena. Il trofeo - il primo in carriera - finisce nelle mani del britannico Daniel Evans: in finale il 30enne di Birmingham, n.33 del ranking ed ottavo favorito del seeding, liquida 62 63 il canadese Felix Auger-Aliassime, n.21 ATP e terza testa di serie, che perde la sua settima sfida per il titolo consecutiva.
JANNIK SI RIPETE SUBITO
E’ Jannik Sinner il campione del “Great Ocean Road Open”, l’altro ATP 250 (dotato di un montepremi di 382.575 dollari) disputato sul cemento di Melbourne Park. Il 19enne di Sesto Pusteria, n.36 del ranking e quarta testa di serie, alla sua seconda finale ATP consecutiva dopo il trionfo a Sofia dello scorso novembre, si aggiudica per 76(4) 64, dopo due ore e 8 minuti, il derby tricolore con Stefano Travaglia, n.71 ATP e alla sua prima sfida per il titolo in carriera. Si allunga dunque a dieci la striscia di match vinti di seguito dal Next Gen azzurro, a cavallo delle due stagioni.
Per la settima volta nell’Era Open - la prima sul cemento - è un derby tricolore ad assegnare un titolo ATP: l’ultima finale tutta italiana nel circuito maggiore era stata quella di Firenze nel 1988 (terra rossa, 93.400 dollari) con il successo di Massimiliano Narducci su Claudio Panatta.
A Melbourne il tennista seguito da coach Riccardo Piatti era al rientro nel tour dopo quasi tre mesi di pausa: l’ultimo match ufficiale era stato proprio la vittoria nella finale di Sofia - primo titolo ATP in carriera - ad inizio novembre. Evidentemente anche l'allenamento intensivo con Rafa Nadal durante la quarantena di gennaio nella "bolla di prima classe" di Adelaide è tornato utile, come ribadisce lo stesso Jannik.
L’ATP CUP E’ ANCHE UN PO’ TRICOLORE
Brilla l’Italia nella seconda edizione dell’ATP Cup, gara a squadre lanciata lo scorso anno ma causa pandemia ridotta a soli 12 team. Nella squadra azzurra guidata da Vincenzo Santopadre, con Fabio Fognini e gli specialisti del doppio Simone Bolelli ed Andrea Vavassori, è Matteo Berrettini il vero trascinatore: il 24enne romano batte nel round robin il numero uno austriaco Thiem e quello francese Monfils. In semifinale contro la Spagna, orfana di Rafa Nadal, dopo sette sconfitte di fila finalmente Fognini riesce a sconfiggere Carreno Busta mentre Berrettini archivia la pratica superando Bautista Agut. Purtroppo in finale l’”armata russa” è davvero troppo forte con Rublev che supera Fabio e Medvedev che batte Matteo. E così è la Russia a succedere alla Serbia nell’albo d’oro.
“KING ROGER” RIENTRA IN QATAR
Sarà l’ATP 250 di Doha il torneo del ritorno in campo di Roger Federer dopo tredici mesi. In un’intervista alla tv SRF, lo svizzero spiega le ragioni della sua scelta: "Ho pensato molto al momento giusto per rientrare. In Australia sarebbe stato un po' troppo presto per il ginocchio. Volevo comunque tornare in un torneo più piccolo, con un livello diverso di concentrazione e stress".
AUS OPEN DA RECORD PER IL TENNIS AZZURRO
Sono 9 gli azzurri al via nel main draw degli Australian Open, primo Slam del 2021 che si disputa - con tre settimane di ritardo rispetto alla data originaria per la quarantena - sui campi in cemento di Melbourne Park. E ben tre - Berrettini, Fognini e Sonego - sono teste di serie. Quest’anno per il tennis tricolore è record di presenze al Major Down Under: sono 14 (9 uomini e 5 donne) una in più rispetto al 2020. Ennesima conferma del gran momento che sta attraversando il tennis italiano.
A superare un turno, però, sono solo Sonego, Berrettini, Fognini e Caruso mentre per gli altri c’è qualcosa da recriminare, soprattutto per Sinner, costretto a tornare in campo appena 24ore dopo il successo nel “Great Ocean Road Open”, arresosi in cinque set alla maggior freschezza atletica del Denis Shapovalov, n.12 del ranking ed 11 del seeding.
Al secondo turno Sonego si fa recuperare due set di vantaggio dal veterano spagnolo “Feli” Lopez, Berrettini lascia un set - più che altro per distrazione - al qualificato ceco Machac mentre Fognini si aggiudica per 14-12 al tie-break del quinto set un derby infuocato con Caruso. Con strascico polemico annesso. Matteo, n.10 del ranking e 9 del seeding, e Fabio, n.17 ATP e 16esima testa di serie, si confermano poi ai danni, rispettivamente, del russo Karen Khachanov, 19esima testa di serie, e dell’idolo di casa Alex De Minaur, 21esima testa di serie.
Il sogno finisce negli ottavi con Berrettini costretto a dare forfait contro Tsitsipas per un infortunio agli addominali rimediato nel finale del match contro Khachanov, e con Fognini stoppato in tre set da Nadal.
BRIVIDI PER I FAVORITI
Nole, sofferente al fianco destro per una scivolata “a pelle di leone”, al terzo turno batte al 5° set Fritz mentre Thiem rimonta due set a un Kyrgios scatenato. Auger-Aliassime fa suo il derby canadese con l’amico Shapovalov e raggiunge per la prima volta gli ottavi a Melbourne dove dal sabato al mercoledì si gioca senza pubblico per un nuovo lock-down.
Tsitsipas nei quarti recupera due set a Nadal e si impone per 7-5 al quinto.
NONA FINALE PER NOLE A MELBOURNE…
A Melbourne Park - finalmente con le porte riaperte al pubblico, con metà capienza (7.477 spettatori ammessi sulla Rod Laver Arena) - il numero uno del mondo e otto volte vincitore di questo torneo - comprese le ultime due edizioni - stacca il pass per la nona finale Down Under in 17 partecipazioni (la 28esima in totale nei 63 Major disputati) liquidando in tre set la rivelazione Aslan Karatsev, n.114 ATP, il russo che dalle qualificazioni riesce a spingersi fino al penultimo atto, primo giocatore nell'Era Open a riuscirci all’esordio in uno Slam. Djokovic si assicura anche di rimanere in vetta al ranking almeno fino all’8 marzo, superando così il record di Federer di 310 settimane complessive sul trono.
L’altro finalista è Daniil Medvedev, n.4 del ranking e del seeding, che si regala la sua prima sfida per il titolo agli Aus Open, seconda a livello Slam: il 25enne moscovita domina il greco Stefanos Tsitsipas, numero 6 ATP e quinta testa di serie, imponendosi in tre set. Per la quarta volta un giocatore russo approda all’ultimo atto dopo Evgeny Kafelnikov e le due disputate da Marat Safin, l’ultimo rappresentante di quel Paese ad alzare il trofeo nel 2005.
…E NONO TRIONFO!
“Grazie, Rod Laver Arena”. Così Djokovic chiude il discorso dopo il nono trionfo Down Under (e 18esimo Major), secondo campione a vincere così tanti titoli in uno stesso Slam dopo Nadal a Parigi. Novak batte 75 62 62 Daniil, che aveva vinto le ultime 12 partite contro top-ten e che incassa la seconda sconfitta su due nel match per il titolo in un Major (in finale contro Nadal agli Us Open del 2019 l’altra). Per la seconda volta, dunque, Djokovic trionfa a Melbourne per tre anni di fila (ci era già riuscito tra il 2011 ed il 2013): per la prima volta nell’Era Open un giocatore riesce a sollevare il trofeo intitolato a Norman Brookes dopo aver compiuto trent’anni.
MONTE CARLO SI’ MA A PORTE CHIUSE
L’ATP Masters 1000 di Monte Carlo, in calendario dal 10 al 18 aprile, si giocherà a porte chiuse. Lo annunciano gli organizzatori attraverso un comunicato spiegando di essersi adeguati alle ultime disposizioni delle autorità di governo monegasche che hanno prolungato lo stato di emergenza sanitaria fino al 3 maggio a causa della pandemia da Covid-19. Nel 2020 il torneo non si era disputato: l’ultima edizione, quella del 2019, aveva visto il successo di Fabio Fognini, primo tennista italiano a trionfare in un Masters 1000.
SFUMA DI NUOVO IL BIS PER MUSETTI
Si ferma sull'ultimo ostacolo la corsa di Lorenzo Musetti nel "Biella Challenger indoor 2", secondo torneo challenger ATP consecutivo - stavolta categoria 125, dotato di un montepremi di 132.280 euro - sul veloce indoor del PalaPajetta. Dopo essersi aggiudicato in rimonta la semifinale/derby con Andreas Seppi, n.108 ATP e quarta testa di serie, il 18enne di Carrara, n.122 del ranking, non riesce a conquistare il suo secondo trofeo challenger cedendo in finale per 62 63 al coreano Soonwoo Kwon, n.97 ATP e terzo favorito del seeding.
A CORDOBA ESPLODE CERUNDOLO
Si ferma al secondo turno il cammino di Marco Cecchinato nel “Cordoba Open” (ATP 250 - montepremi 325.270 dollari) sulla terra rossa del Predio del Polo Deportivo Kempes di Cordoba, in Argentina, che apre di fatto lo swing latino/americano. “Ceck”, n.87 ATP, cede in due set all’argentino Diego Schwartzman, n.9 del ranking e primo favorito del seeding.
Il trofeo però se lo aggiudica Juan Manuel Cerundolo, 19enne di Baires n.335 ATP, che completa una settimana da favola iniziata con le qualificazioni: il mancino argentino vince il titolo - nel primo torneo giocato nel circuito maggiore - superando in finale 60 26 62 lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas, n.47 del ranking ed 8 del seeding. Cerundolo è il quinto giocatore con la classifica più bassa ad aver vinto un titolo ATP dal 1990.
A MONTPELLIER SI RIVEDE GOFFIN
Si ferma nei quarti di finale Lorenzo Sonego all’“Open Sud de France” (ATP 250 - montepremi 262.170 euro) sul veloce indoor della Sud de France Arena di Montpellier. Il 25enne piemontese di Torino, n.35 del ranking e 7 del seeding, è battuto con un periodico 64 al belga Goffin, n.15 ATP e seconda testa di serie. Ancora prima esce Jannik Sinner: il 19enne altoatesino di Sesto Pusteria, n.32 del ranking e 5 del seeding, cede al tie-break del terzo set allo sloveno Bedene, n.57 ATP, complice un problema alla schiena che lo costringe a saltare anche il “500” di Rotterdam.
A conquistare il trofeo non è un tennista francese, e questa è già una notizia perché è solo la terza volta in undici edizioni. Dopo Tomas Berdych (2012) e Alexander Zverev (2017), alla lista si aggiunge David Goffin che, nella prima finale nella storia del torneo tra i primi due favoriti, supera in rimonta per 57 64 62 lo spagnolo Roberto Bautista Agut, n.13 del ranking. Per il 30enne di Rocourt è il quinto titolo su 14 finali disputate, il primo da Tokyo 2017.
POPYRIN “ROMPE IL GHIACCIO” A SINGAPORE
Finisce al secondo turno la corsa di Roberto Marcora nel "Singapore Tennis Open” (ATP 250 - montepremi 300mila dollari) sul veloce indoor della OCBC Arena all’interno del Singapore Sport Hub, imponente impianto multidisciplinare. Il 31enne di Busto Arsizio, n.191 ATP, dopo aver sconfitto in due set all'esordio il lettone Ernests Gulbis, n.186 del ranking (ma top ten nel 2014), tornando a vincere un match in un main draw ATP dopo oltre un anno, cede 63 75 al francese Adrian Mannarino, n.35 ATP e prima testa di serie del torneo.
Il titolo - il primo in carriera - però lo vince l’australiano Alexei Popyrin, n.114 ATP, che nella sua prima finale nel circuito maggiore s’impone in rimonta per 46 60 62 sull’estroso Kazako Alexander Bublik, n. 46 ATP. Il 21enne di Sydney, ex numero 2 junior e campione del Roland Garros under 18, sale al n.82 del ranking.
SARDEGNA OPEN, SI REPLICA
“Anche quest’anno l’Italia potrà affiancare un torneo ATP 250 al già ricchissimo programma di grandi eventi internazionali che si svolgeranno nel Paese, a conferma della fiducia di cui le nostre capacità organizzative godono nel mondo”.
Così il Presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, ha commentato la decisione dell’ATP di assegnare a Cagliari il compito di ospitare quello che sarà il torneo d’apertura della grande stagione europea su terra battuta, dal 4 all’11 aprile: il Sardegna Open. Il torneo si svolgerà presso il Tennis Club Cagliari.
RAFA SALTA ANCHE ACAPULCO
Dopo Rotterdam Rafael Nadal salterà anche il torneo ATP 500 di Acapulco, in Messico, in programma dal 15 al 21 marzo. Il campione spagnolo, numero 2 al mondo, ancora alle prese con il problema alla schiena sofferto in Australia, lo ha annunciato sul suo account Twitter. "Mi dispiace molto non partecipare ad Acapulco 2021 - ha scritto Nadal -. È un anno difficile per tutti e il mio attuale stato di salute, con questo mal di schiena, rende impossibile fare un viaggio così lungo. Amo Acapulco, dove ho giocato negli ultimi 4 anni, ma quest'anno non è stato possibile. Si spera nel 2022!".