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Campioni internazionali

Basilashvili alla sbarra: Georgia spaccata in due

Il n.34 del mondo, star dello sport nel suo Paese, è accusato dalla moglie di averla aggredita davanti al figlio di 5 anni. Se condannato rischia fino a 3 anni di reclusione

di | 20 ottobre 2020

Nikoloz Basilashvili vanta tre titoli Atp

Nikoloz Basilashvili vanta tre titoli Atp: Amburgo e Pechino 2018 e di nuovo Amburgo 2019

Nikoloz Basilashvili oggi non va a rete ma alla sbarra. E trattandosi di uno degli sportivi più popolari nell’ex Repubblica socialista della Georgia (oggi è n.34 del mondo ma nel maggio del 2019 dopo le semifinali al torneo di Lione era arrivato al n.16), il caso desta gran clamore e l’opinione pubblica si spacca. E’ prevista a Tbilisi, capitale della Georgia, un’udienza preliminare in cui i giudici dovranno decidere se procedere direttamente nei suoi confronti per l’accusa di “violenza nei confronti di un famigliare in presenza di un minore”.

Basilashvili è stato infatti arrestato lo scorso 22 maggio con l’accusa di aver aggredito il giorno prima l’ex moglie Neka Dorokashvili in presenza del loro figlio di 5 anni, Lukas. Successivamente è stato rilasciato dietro il pagamento di una cauzione di 100.000 lari, la moneta georgiana, corrispondenti a circa 26.000 euro.

Nikoloz nega tutto e i suoi legali si dicono certi di poter dimostrare che le accuse sono false.

L’ex moglie sostiene che prima di quello ci furono altre tre episodi di violenza e si è fatta affiancare da Ana Abashidze, avvocatessa impegnata nelle battaglie per la tutela dei diritti delle donne.

“Uno studio del 2017 delle Nazioni Unite e dell’Istituto nazionale di statistica della Gorgia sostiene che 1 donna su 7 è stata vittima di violenza nel Paese” ha dichiarato la Abashidze – e se questi sono dati ufficiali i numeri reali sono di sicuro ben superiori”.

Il Paese è diviso tra innocentisti e colpevolisti. In maggio il Comitato Olimpico locale in un post su Facebook aveva descritto Basilashvili come una persona “tranquilla ed equilibrata” e aveva definito “sfortunata” la circostanza in cui la sua reputazione veniva messa in dubbio.

“In Georgia, come in molte società patriarcali si è abituati a pensare che l’uomo abbia sempre ragione e che se una donna è una brava moglie non verrà picchiata dal marito” ha commentato Baia Pataraia, un’altra attivista per i diritti delle donne.

Che il problema della violenza sulle donne in Georgia sia serio lo testimonia il fatto che nel 2108 la polizia ha creato un dipartimento apposito per indagare su casi di questo genere. D’altra parte la mentalità diffusa non aiuta: un quarto delle donne e un terzo degli uomini intervistati nel 2017 per uno studio delle Nazioni Uniti ha giustificato la possibilità che in certe circostante il marito possa picchiare la moglie.

Il ‘Caso Basilashvili” assume dunque un’importanza che va oltre il fatto in sé.

Tamar Dekanosidze, avvocato dell’asociazione “Equality Now” ha affermato che solo sei o sette anni fa un processo del genere non sarebbe nemmeno stato preso in considerazione: “Se Basilashivili verrà condannato arriverà un messaggio forte e cioè che la violenza domestica è presente a tutti i livelli della società georgiana e che non verrà tollerata indipendentemente da chi la eserciti o da chi la subisca”.

Adesso si tratterà di capire nel caso specifico quale sia la verità dei fatti. Gli avvocati del tre volte vincitore a livello Atp si dicono sicuri che Nikoloz dimostrerà “la sua completa innocenza”. Per le accuse che gli sono state mosse rischia fino a tre anni di reclusione.

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