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Campioni internazionali

Roma, l'urlo di Nole

Novak Djokovic batte Schwartman nella finale Internazionali BNL d'Italia. Supera Nadal per titoli vinti nei Masters 1000 e festeggia il quinto trionfo a Roma.

di | 21 settembre 2020

Novak Djokovic trionfa per la quinta volta agli Internazionali BNL d'Italia

Novak Djokovic trionfa per la quinta volta agli Internazionali BNL d'Italia

Scende la pioggia, ma che fa. In un pomeriggio grigio, Novak Djokovic riconquista Roma. Vince per la quinta volta agli Internazionali BNL d'Italia, batte 7-5 6-3 un generoso, lodevole Diego Schwartzman e supera Rafa Nadal per titoli nei Masters 1000 (36). Dopo un primo set di adattamento, in cui recupera due break di svantaggio, controlla il secondo e diventa il campione più "agée" agli Internazionali BNL d'Italia nell'era Open.

"Grazie mille, è molto strano questo periodo per noi" dice Djokovic in italiano durante la premiazione. "Grazie a tutti voi che siete rimasti fino alla fine con la pioggia, siete grandi tifosi di tennis". Scherza anche conn il coach Marjan Vaida con cui si è divertito a giocare a carte prima della semifinale. "Sei il peggior giocatore di Uno" lo apostrofa, mentre la pioggia inizia a scendere sempre più forte.

Djokovic trionfa nella settimana in cui ha superato Pete Sampras per settimane al numero 1 del mondo dal 1973, quando è stato introdotto il ranking computerizzato (287). Festeggia il suo 81mo titolo in carriera e si prepara al Roland Garros.


Schwartzman, alla prima finale in un Masters 1000, ha provato ad essere il primo a battere Nadal e Djokovic nello stesso torneo dai tempi di un simbolo del tennis argentino, Juan Martin Del Potro alle Olimpiadi del 2016. Il "Peque" allunga a sette la serie di sconfitte su sette partite giocate contro numeri 1 del mondo. David Goffin resta così l'ultimo ad aver superato i numeri 1 e 2 del ranking ATP nello stesso torneo, le ATP Finals del 2017. 

"Giocare con voi tifosi in un momento così particolare, con la pandemia. Per noi è importante" ha detto Schwartzman durante la premiazione, prima dei complimenti al suo avversario, al suo team presente qui, guidato da Juan Ignacio Chela, alla fidanzata e alla famiglia in Argentina. "Sono molto felice di essere ancora qui, ho fatto meglio dell'anno scorso" quando ha perso in semifinale proprio contro Djokovic, dice Schwartzman, prima di sganciare il piatto per il finalista con tutto il cuscino in raso dal suo involucro.

 

Novak Djokovic

Nessuno ha mai sconfitto Nadal e Djokovic nello stesso evento sulla terra battuta, e questo basta a rendere il senso della missione che attendeva il Peque, peraltro provato dall due battaglie contro il maiorchino e Shapovalov, al Foro Italico. 

Schwartzman, il più basso finalista in un Masters 1000, è l'ottavo finalista argentino in questa categoria di tornei dal 1990, quando sono stati ufficialmente introdotti in calendario. Da allora, nessun "albiceleste" ha mai vinto, anche se prima del 1990 si rano imposti Guillermo Vilas
(1980), Jose-Luis Clerc (1981) e Alberto Mancini (1989) ch salvò un match point contro Andre Agassi. 
 
Nei primi gane rimane lontano dal campo in risposta. Dà Djokovic palle con poco peso su cui appoggiarsi. Non prende rischi, sftutta l'ampiezza del campo e si prende due break nei primi tre game. Conferma dunque la tendenza della settimana. Nel torneo, infatti, il numero 1 del mondo ha vinto più punti al servizio e in risposta del Peque, che però ha completato più break. 

Le maglie rosse dei due accendono il Centrale colorato dai mille spettatori che spezzano il grigio dei seggiolini e di un cielo basso, pesante, scuro. Scendono le prime gocce di pioggia, ma l'arbitro Lahyani fa giocare. Djokovic spinge poco, anche perché il suo non è un tennis di esplosività ma di pressione costante, che asfissia e poi stritola.  
 

I tifosi serbi sul Centrale del Foro Italico

Una volta sotto, Djokovic ha l'abilità di cambiare il piano partita. Il numero 1 del mondo fa sentire la presenza del campione. Rimonta da 0-3 a 4-3, controlla le oscillazioni della partita, attraverso le scelte più decise in risposta, l'occupazione del campo e un ricorso più continuo al lungolinea di rovescio, un colpo di proposta e non di semplice manovra. Djokovic sfoglia le pagine meno abituali del libro dei giochi. Sorprende Schwartzman con parabole più lunghe, cerca la misura della palla corta di rovescio, tiene l'argentino al 29% di punti con la seconda nel primo set. Djokovic chiude 7-5 il parziale, colpisce il doppio delle volte rispetto all'avversario con i piedi in campo.
 

Diego Schwartzman durante la finale degli Internazionali BNL d'Italia

Inizia anche il secondo con un break di svantaggio, ma lo recupera immediatamente con un'autorità e un assoluto dominio dello spazio che anticipano il finale di partita. L'ulteriore indizio arriva dalla smorzata diagonale che illumina il terzo game, prova di una scioltezza libera da ogni traccia anche minima di dubbio sull'esito della partita.

A Schwartzman non resta che provare a giocare più piatto, profondo, verso le righe. Riduce i margini di sicurezza, aumenta i rischi come extrema ratio. Ma non sposta gli equilibri, non cambia il finale. Djokovic può chiudere al terzo match point e inviare il suo classico saluto ai tifosi ai quattro angoli del campo e del mondo.

"Non credo di aver giocato il mio tennis migliore" ha detto prima della premiazione sfoggiando una mascherina con la bandiera serba, "ma ho trovato il mio tennis migliore nei momenti decisivi". Impossibile non essere d'accordo.

DJOKOVIC A ROMA

LE VITTORIE
2008 vs Stan Wawrinka 4-6 6-3 6-3
2011 vs Rafael Nadal 6-4 6-4
2014 vs Rafael Nadal 4-6 6-3 6-3
2015 vs Roger Federer 6-4 6-3
2020 vs Diego Schwartzman 7-5 6-3

LE FINALI PERSE
2009 vs Rafael Nadal 7-6(2) 6-2
2012 vs Rafael Nadal 7-5 6-3
2016 vs Andy Murray 6-3 6-3
2017 vs Alexander Zverev 6-4 6-3
2019 vs Rafael Nadal 6-0 4-6 6-1

La conferenza stampa di Schwartzman

"Penso che oggi ho giocato bene da fondo, facevo quello che avevo in mente di fare all'inizio del primo e del secondo set. Ma non sono stato efficace col servizio, anche per le condizioni di gioco vista la la pioggia - ha detto Schwartzman in conferenza stampa -. Via via ho perso un po' il controllo della partita. Ho avuto occasioni, ma se non le sfrutti non puoi vincere. Novak è Novak e alla fine ha giocato un tennis incredibile"

Orgoglioso dei complimenti espressi sui social network da Diego Maradona, Schwartzman guarda in positivo al futuro. "Di positivo, in questa settimana, mi porto l'aver rotto un'altra barriera. Se voglio fare uno step ulteriore, devo riuscire a ripetere il livello che ho espresso questa settimana nel corso della stagione" ha detto 

In vista del Roland Garros, aggiunge, "sono preoccupato innanzitutto dei primi due test anti-covid. E' una di quelle cose che non ti fanno dormire la notte. Spero poi che i miei colpi funzioneranno bene, perché così ho fiducia che le cose possano andare bene per me". A Parigi, commenta, "Rafa è il re ma Novak quest'anno non ha mai perso, a parte la squalifica. Penso comunque che lì Rafa sia sempre il favorito".
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