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Campioni internazionali

Toni Nadal: “Rafa ha ancora 4 anni di tennis a grande livello”

Lo zio ed ex coach del maiorchino lo ha detto in un’intervista a “Super Deportivo Radio”

di | 14 maggio 2020

Rafael Nadal e Toni Nadal

E’ stato l’uomo ombra di Nadal, una figura determinante nella carriera nella crescita del maiorchino. Si tratta di Toni Nadal, zio e coach di Rafa fino a un paio di anni fa, quando è subentrato Carlos Moya. Toni ora si occupa a tempo pieno dell’accademia del nipote a Maiorca, ma il suo punto di vista su Rafa, che compirà a giugno 34 anni, è sempre interessante.
Come ciò che ha detto in un’intervista all’emittente radiofonica “Super Deportivo Radio". “Se non subirà troppi infortuni e con le giuste motivazioni, Rafa potrebbe avere ancora tre o quattro anni di tennis ad altissimo livello. Lo conosco bene e so che non andrebbe avanti tanto per giocare. Ha una mentalità vincente, la stessa di Federer. Se continua a giocare, è perché sa di poter conquistare ancora dei titoli, sa di poter essere competitivo. E sia a lui che a me non piacciono troppo i giocatori che si lamentano, perché di solito sono i meno disposti a lavorare per migliorare. Non è il caso di Rafa”. Su questo aspetto Toni è chiaro: “I giocatori che provano a guardare oltre i propri limiti, di solito non si lamentano. Sono cose che ho sempre detto a mio nipote negli anni, e che lui ha fatto proprie”.

Roger Federer e Rafael Nadal hanno dato vita a una spettacolare esibizione a scopo benefico allo stadio dei Mondiali di calcio di Cape Town (Sudafrica): una folla di 51.954 spettatori ha fatto stabilire un nuovo record di pubblico per una partita di tennis

Toni ha anche parlato della rivalità tra Rafa e Roger. La loro rivalità, per quanto all’insegna del “politically correct”, è una delle più suggestive dello sport. Una perfetta contrapposizione di stili: destro contro mancino, classico contro moderno, discese a rete contro passanti. “Sono stati e sono due campioni molto influenti in questo sport. Quando finirà, non credo che ci saranno dei rancori, anzi. Entrambi hanno lavorato molto e la loro relazione fuori dal campo è molto buona”.

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