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Campioni internazionali

il tennis è fermo, ma Roger “vince” e riprende il suo “RF”

Dopo quasi due anni di battaglia legale, Roger Federer torna proprietario del suo logo "RF" nato da un'idea di Mirka. Il marchio verrà sviluppato con Nike che aveva studiato il logo "Jumpman" per Michael Jordan

di | 10 marzo 2020

Federer nel 2008 a Wimbledon indossa un elegante maglioncino con il logo RF ricamato

Federer nel 2008 a Wimbledon indossa un elegante maglioncino con il logo RF ricamato

Mentre il mondo del tennis è in fibrillazione, costretto a fermarsi “sconfitto” dalla tempesta Covid-19, Roger Federer ha appena incassato una significativa “vittoria” personale. Dopo quasi due anni di vertenza legale, il campione svizzero si è riappropriato del logo “RF”, diventato negli anni parte integrante della sua linea di abbigliamento sportivo e della sua stessa immagine.

La disputa sulla proprietà e diritti d'uso del logo esplose nella primavera del 2018, quando Federer non rinnovò il contratto con il suo storico marchio di abbigliamento Nike, passando alla giapponese Uniqlo con un ricchissimo accordo decennale, ben 30 milioni di dollari a stagione. Quell'estate Roger scese in campo sul Centre Court di bianco vestito, con il logo rosso del brand nipponico sul petto, ma senza la “propria” sigla “RF”. Una mancanza che non passò inosservata. Il motivo? “Il logo “RF” è rimasto a Nike al momento” rispose Roger alla stampa, “ma sono certo che tornerà mio prima o poi, anzi spero il prima possibile, augurandomi che Nike sia gentile e disponibile nel passaggio”.

La rottura tra Federer la notissima azienda americana dello “Swoosh” fu un piccolo inatteso terremoto, sia per la carriera dello svizzero che per l'intera economia del tennis. Nike mise sotto contratto Roger a soli 13 anni, scommettendo su quel talento ancora acerbo ed irascibile ma di grande prospettiva. L'investimento si rivelò a dir poco azzeccato, negli anni la classe e gli incredibili successi resero Federer non solo uno degli sportivi più pagati al mondo ma anche uno dei testimonial più importanti del colosso sportivo statunitense, con lauti guadagni da entrambe le parti. Il duo pareva inscindibile, ma nell'ambiente già nel 2017 correva voce che i rapporti tra le due parti fossero “freddi”, con il contratto di sponsorizzazione in scadenza all'inizio del 2018. Si arrivò alla clamorosa rottura non solo per il mancato accordo sulle cifre del rinnovo, ma soprattutto per una differente visione del futuro del rapporto. Secondo alcune fonti riportate da quotidiani economici USA, Nike aveva proposto un “ottimo contratto” ma di breve periodo, su di un Roger ancora impegnato in campo, non convinta nell'investire sulla figura di Federer come ambasciatore globale dopo il suo ritiro; al contrario Roger si aspettava esattamente un ruolo del genere, seguendo l'esempio del campione di basket Michael Jordan, “His Airness” della disciplina della palla a spicchi. L'accostamento tra i due non è banale: proprio Nike e Jordan studiarono 1987 il logo “Jumpman”, notissimo agli appassionati della NBA, che ha accompagnato il leggendario campione dei Chicago Bulls a Nike durante e dopo la sua carriera agonistica, ancora attivo e molto solido dal punto di vista del marketing e commerciale dopo molti anni dal ritiro di Jordan dai parquet.
In modo simile era nato il logo “RF” con Nike, partendo da una idea di Mirka Federer per spingere ulteriormente la visibilità ed “iconicità” del compagno e campione in occasione di Wimbledon 2007. Mirka, Roger e gli stilisti Nike prepararono per quell'edizione dei Championships un'elegante giacca bianca, decorata sul petto con una tasca ed un fregio dorato con una coppa e la sigla “RF”. Lo svizzero vinse la quinta coppa consecutiva a Church Road, e visto l'immediato successo dell'iniziativa si studiò per l'edizione 2008 un logo “RF” perfezionato, sfruttando l'intuizione di Mirka & Nike nell'introdurre proprio come per Jordan una linea dedicata a Federer con abbigliamento tecnico da torneo, casual ed accessori. La versione definitiva del logo fu lanciata a Wimbledon 2008, ricamato in oro su di un bel cardigan classico. Un battesimo non fortunato, visto che Roger finì per perdere la finale del torneo dall'eterno rivale Rafael Nadal, ma il treno di Nike & “Federer RF” era partito, e non si fermò più, diventando iconico per la casa americana e soprattutto per il campione svizzero. Da allora, la sigla “RF” fu sempre presente su ogni capo d'abbigliamento o accessorio della linea a lui dedicata.
Purtroppo per Federer, Nike fu assai lesta nel registrare quel marchio a suo favore già nel 2008, anche se tutti l'hanno sempre considerato del campione elvetico. Con il mancato rinnovo dell'accordo tra Roger e Nike, iniziò la disputa per la sua attribuzione, mitigata in parte dal fatto che Uniqlo non produce scarpe, e quindi Federer ha continuato ad indossare i modelli con lo “Swoosh” ed il “suo” logo fino all'ultimo match disputato. Dopo la separazione, i legali delle parti si attivarono per arrivare ad un accordo, una transazione non facile visto l'enorme giro economico della faccenda. Un primo passo fu quello del marzo 2019, quando Nike smise di commercializzare ogni capo d'abbigliamento “RF”, sia negli store fisici che online. Fu il segnale che la parte di Roger stava “vincendo” la disputa. Poche settimane fa Tony Godsick, storico manager dello svizzero, dichiarò alla stampa elvetica che “Riprenderemo il logo RF molto presto, davvero molto molto presto...”. Detto fatto. Scrutando i registri di attribuzione dei marchi commerciali e delle proprietà intellettuali, il celeberrimo logo “RF” risulta ora di proprietà di “Tenro AG”, fondata da Federer nel 2007 con lo scopo societario della “acquisizione di diritti immobiliari e di proprietà intellettuale”.

Nella celebre immagine con Nadal a Shanghai 2017, Federer mostra il logo RF

Roger è fermo dalla storica esibizione a Cape Town vs. Nadal dello scorso febbraio, dove fu battuto il record all time per il pubblico più numeroso sugli spalti di un match di tennis (anche se non ufficiale). Sta recuperando dall'operazione al ginocchio, a cui si è sottoposto a sorpresa per risolvere definitivamente un fastidio ormai diventato cronico e ripresentarsi in campo nelle migliori condizioni per la stagione su erba, con l'obiettivo di lottare per la coppa dei Championships. Sul web in molti hanno ironizzato sul tempismo “perRFetto” dell'operazione e dello stop di Federer, visto il ciclone Covid-19 che si è abbattuto nel mondo non risparmiando quello del tennis, sconvolgendo ogni programma e generando enorme preoccupazione ed incertezza. 

Il logo è nato da un'idea di Mirka con l'obiettivo di rendere lo svizzero ancora più riconoscibile

Il logo “RF” risulta ora di proprietà di “Tenro AG”, fondata da Federer nel 2007

Al rientro in campo, molto probabilmente vedremo di nuovo il logo “RF” sulla t-shirt di Federer. I suoi tifosi più “talebani” avevano maledetto il cambio di scuderia nell'abbigliamento, poiché l'ultimo Slam giocato con Nike (ed il logo “RF”) era stato l'Australian Open 2018, guarda caso vinto da Roger; poi nessun altro successo nei Major e la terribile delusione della finale di Wimbledon 2019, con quei due match point non trasformati che ancora sono un vero incubo per ogni suo sostenitore. Che il ritorno dell'iconico “RF” sulla prossima candida maglietta ai Championships 2020 non riporti “King Roger” sul trono più ambito del tennis?
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