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Grazie alle doti tecniche e atletiche Stefanos riesci a verticalizzare molto il gioco e nei pressi del net porta a casa molti punti. Nel 2019 lo ha fatto specialmente con i suoi ‘parigrado’ Zverev e Medvedev. Ma sta imparando anche ad affrontare gli attacchi ‘alti’ dei grandi vecchi Rafa e Nole
di Gabriele Ferrara | 28 dicembre 2019
Analizzando i dati ATP relativi al 2019, si nota che da destra Tsitsipas va esterno nel 51,9% dei casi (73,5% di rendimento). Quando prova la soluzione piatta, invece, ottiene l’81% dei punti in entrambe le metà campo.
Buona resa anche con lo slice sulla T da sinistra, che prova circa una volta su due (49,2%) vincendo il 76,6% dei punti. Ancora, da quella parte qualche volta il greco prova la soluzione al corpo (11,2%), vincendo circa due punti su tre (65,6%).
Le cifre aumentano se si considerano i dati relativi alla stagione sulla terra rossa, nella quale ha provato il servizio centrale nel 15,4% dei casi, avendo un rendimento pari all’81,5%. Sull’erba, invece, il numero di tentativi aumenta sensibilmente (28,1%), ma cala la qualità (55,6% di punti vinti).
Da destra, invece, nel complesso ha tentato questo servizio solo 3 volte su 100, peraltro con il medesimo rendimento registrato nell’altra metà campo.
Nonostante un rendimento complessivo pari al 52,9%, con la seconda può ancora migliorare in termini di velocità – mediamente non supera quasi mai i 155 km/h - e profondità.
Questo può rappresentare un punto di debolezza notevole contro i suoi avversari principali.
Sarà importante, per Tsitsipas, lavorare sull’efficienza in risposta, indicatore statistico in cui figura solo al 52° posto. In particolare, avrà bisogno di progredire nel rendimento in ribattuta sulla seconda palla, dove è 63° per punti vinti sulla seconda (47,2%). In particolare, il greco dovrà migliorare nella risposta di rovescio, con cui fatica a trovare profondità specialmente quando l’avversario prova il servizio in kick.