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Campioni internazionali

Inizio 2020, le previsioni del… ranking

Quali potrebbero essere i movimenti in classifica più significativi di inizio stagione? Ce lo dice il ranking breakdown: subito calda la battaglia per il numero 1, e poi ci sono i giovani che scalpitano. Berrettini e Fognini? Hanno poco da ‘difendere’

di | 27 dicembre 2019

Chi sale, chi scende. Chi resta aggrappato al proprio ranking. Con le bocce ancora ferme si può solo provare a prevedere che cosa accadrà alla classifica non appena si tornerà in campo a caccia di punti. Per farlo bisogna ‘scrutare’ il cosiddetto ranking breakdown, vale a dire i tornei nei quali i giocatori hanno raccolto i punti che compongono la loro classifica e la data in cui ogni risultato scadrà nel 2020. Così possiamo scoprire quali potrebbero essere i movimenti più interessanti nelle graduatorie di vertice nei primi tre mesi della prossima stagione.

Per farlo è necessario sapere come funziona il sistema.

  • Il ranking ATP di ogni giocatore viene stilato sommando i punti raccolti in 18 tornei nell'arco di 12 mesi, con alcune limitazioni e poche eccezioni.
  • I giocatori che hanno la classifica per entrare nei tabelloni dei 4 Slam e degli 8 Masters 1000 “mandatory” (non lo è Monte-Carlo) devono utilizzare per forza di cose i punti racimolati in questi 12 eventi (cui sommare poi gli altri 6 migliori risultati raccolti nei tornei 500, 250, Challenger e Futures).
  • Chi partecipa alle ATP Finals, poi, ha come sorta di bonus i punti raccolti in questo “19° torneo”.
  • Ogni settimana ‘scadono’ i punti raccolti nella stessa settimana dell'anno precedente e ne vengono inseriti di nuovi (se ottenuti) oppure viene inserito un risultato dell'anno precedente tra i “Non-Countable Tournaments”.

La corsa per il n.1

Gli Australian Open saranno fondamentali nella lotta tra Nadal e Djokovic per la prima posizione del ranking. Novak difende il titolo 2019, quindi sarà impossibile per il n.2 migliorare i 2000 punti in scadenza il prossimo 27 gennaio. Per questo il Djoker ha deciso a sorpresa di partecipare al 250 di Adelaide, compresso tra ATP Cup e Australian Open. A Nole ‘usciranno' i 90 punti della semifinale di Doha 2019, ma per lui sarà molto importante in marzo l'accoppiata Indian Wells - Miami, dove (stranamente per la sua storia) nel 2019 è andato malissimo, e quindi avrà ampi margini per incrementare punti.

 

Rafa nella stagione da poco conclusa ha giocato davvero pochi tornei, e nei primi mesi del 2020 oltre alla finale di Melbourne, dovrà difendere solo la ‘semi’ di Indian Wells, quindi ha buone possibilità di mettere fieno in cascina prima di tornare sull'amato rosso in Europa e difendere la testa della classifica.

Gli altri alla carica

Medvedev, Tsitsipas e Zverev sono i giovani più attesi nel 2020, pronti a rivaleggiare con Rafa, Novak e Roger per i grandi tornei, soprattutto gli Slam. Includiamo in questo gruppo ambizioso anche Dominic Thiem, 26enne già due volte finalista a Parigi, pronto a lanciare la sfida ai campionissimi anche sul cemento. Proprio l'austriaco dovrebbe cercare una partenza fulminea per accumulare punti pesanti tra ATP Cup e Australian Open, dove non ha niente da difendere. Così come per i tornei precedenti a Indian Wells, dove invece ha vinto nel 2019 e dove quindi dovrà difendere molti punti.

Il primo Slam dell'anno sarà un test importante anche per Stefanos Tsitsipas, che però a Melbourne dovrà ‘sfidare’ anche il fardello della semifinale 2019 da difendere. Sarà interessante vedere come reggerà questo nuovo ruolo da protagonista.

Chi continua a restare nel limbo tra promessa e solida realtà è Sasha Zverev. Il 22enne tedesco viene da un'annata grigia.

Gli ottavi a Melbourne 2019 sono un risultato che gli concede ampi margini per crescere in classifica e mettersi al riparo dall'ascesa di Berrettini.

Molta curiosità c’è anche per ritrovare in campo Daniil Medvedev. Dopo la clamorosa cavalcata dell'estate scorsa, le aspettative su di lui sono massime, tanto che i principali bookmaker lo pongono come terzo favorito agli Australian Open.

È in piena corsa con Thiem per il quarto posto del ranking, con Roger non così lontano: ebbene, in quest’ottica lui ha solo la vittoria a Sofia (ATP 250) da difendere a febbraio.

Per questo ha enormi margini di crescita in classifica nel primo trimestre.

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Matteo avanti tutta

Berrettini sta recuperando da un problema addominale, e prudenzialmente ha deciso di rinunciare all'ATP Cup. Una scelta saggia per presentarsi nelle migliori condizioni possibili a Melbourne.

L'azzurro, n.8 in classifica con 2.870 punti, ha ben poche cambiali in scadenza all'inizio della stagione: 90 punti della semifinale di Sofia e 125 a fine marzo nel Challenger di Phoenix. Nel 2019 è uscito all'esordio agli Australian Open, Indian Wells e Miami, quindi il potenziale di miglioramento ben figurando nei grandi tornei è enorme.

Nel ranking di fine anno la settimana posizione di Zverev dista ‘solo’ 475 punti, mentre la sesta di Tsitsipas è ancora abbastanza lontana (5.300 punti). Con un buon inizio di stagione Matteo potrebbe superare Sasha issandosi al 7° posto, una posizione che gli consentirebbe di eguagliare la seconda migliore di sempre detenuta da un italiano (Corrado Barazzutti).

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La (vecchia) guardia svizzera

Più complessa la situazione di Roger Federer. Dopo un pessimo Australian Open, nel 2019 ha vinto a Dubai, Miami e perso la finale di Indian Wells. Entro il 6 aprile 2020 dunque dovrà difendere ben 2.280 punti. In pratica un terzo della sua classifica, impresa non facilissima nemmeno per King Roger. L'Australian Open sarà per lui molto importante, non tanto per il ranking quanto per ottenere il massimo nei grandissimi appuntamenti, il vero obiettivo in questa fase ormai avanzata della sua straordinaria carriera.

 

Assai più interessante la situazione del connazionale Stan Wawrinka. Sceso in classifica per colpa di vari problemi fisici, Stan ha ben poco in scadenza nella prima parte dell'anno, solo la finale nel 500 di Rotterdam. In caso di un buon inizio di stagione, lo svizzero potrebbe addirittura tornare in Top 10.

Cambiali pesanti e outsider

Come Federer, anche Roberto Bautista Agut dovrà partire molto forte nel 2020 per difendere la Top 10: ha in scadenza la vittoria a Doha, i quarti agli Australian Open e a Miami.

Situazione simile per Kei Nishikori, atteso all'ennesimo rientro dopo i soliti problemi fisici: a lui scadono i punti del titolo 2019 a Brisbane e i quarti a Melbourne. Tra gli altri, Gael Monfils ha in scadenza a febbraio la vittoria nel 500 di Rotterdam ma potrà accumulare molto a Melbourne.

Così come Alex De Minaur, che però deve difendere la vittoria 2019 nell’Atp 250 di Sydney. Chi invece potrà giocare senza patemi d'animo per cambiali in scadenza è David Goffin, che punta così al rientro tra i migliori 10.

Ampio spazio di crescita nel ranking anche per i canadesi Shapovalov e Auger Aliassime. Denis ha impressionato nel finale di stagione ma era partito male, con il solo, sporadico acuto di Miami (semifinale). Per lui i primi 10 sono a ‘soli’ 500 punti di distanza.

Niente da difendere per Felix Auger Aliassime a Melbourne, ma occhio alla semifinale nel 500 di Rio in scadenza a febbraio.

E poi c’è Fabio Fognini, di nuovo papà con la nascita della piccola Farah: non ha niente da difendere fino a Monte-Carlo, e così un rientro tra i Top 10 nei primi mesi dell’anno è tutt'altro che impossibile.
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