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Oggi l'azzurro, già eliminato, punta a diventare il primo italiano a vincere un match di singolare alle ATP Finals. In palio 200 punti Atp e più di 200.000 dollari. L'austriaco è in condizione stratosferica, ma con Matteo sono sempre state battaglie
di Stefano Izzo | 14 novembre 2019
Il match di oggi, contro Dominic Thiem, che chiuderà la prima esperienza di Matteo Berrettini alle Atp Finals di Londra, non potrà cambiare il destino del numero uno azzurro nel Gruppo Borg, ma potrebbe comunque rappresentare qualcosa di storico.
La sconfitta di martedì con Roger Federer (la seconda in altrettante partite nel girone dopo quella subita al debutto con Novak Djokovic), unita alla vittoria di Thiem proprio contro il serbo numero 2 al mondo, ha sbarrato definitivamente la strada di Matteo verso le semifinali. Resta in piedi, però, la possibilità di diventare il primo italiano nella storia a vincere un match di singolare alle Finals. Prima di volare a Madrid per difendere i colori azzurri in Davis, Berrettini potrà provare a mettere la sua firma su questo primato.
E’ vero, Thiem è già matematicamente qualificato per le semifinali, ma è arrivato all’appuntamento di fine anno al top della forma (certificato dalle due vittorie londinesi con Federer e Djokovic) conquistando il primato nel gruppo Borg. In più, potrà sembrare un dettaglio, ma ogni singola partita vinta nei gironi delle Atp Finals, vale 215mila dollari e 200 punti Atp. In termini economici molto meglio che vincere un torneo Atp 250, in termini di punti quasi la stessa cosa.
Non mancheranno dunque le motivazioni e sarà partita vera su ambo i fronti. Come sono stati serrati i due testa a testa del 2019, circoscritti entrambi alle ultime settimane. Esattamente un mese fa Matteo si è preso il lusso di battere 76 64 il numero 5 del mondo nei quarti a Shanghai, successo che in termini di punti è risultato poi decisivo nello sprint qualificazione al Master di Londra. Pochi giorni dopo, nella sua Vienna, l’austriaco si è preso la rivincita in semifinale, 36 75 63.