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Campioni internazionali

Kubot e Melo, il segreto è nel cambiamento

Kubot e Melo hanno raggiunto la finale al Masters nel 2017, hanno vinto tredici titoli e quasi il 70% delle partite giocate. Ma continuano a studiare su come aggiungere sempre qualcosa in ogni match

di | 12 novembre 2019

kubot melo

“Marcelo Melo non ti sorprende perché in campo è velocissimo, non ti porta via dal campo con la forza del servizio o della risposta. E' un giocatore completo con mani veloci che copre benissimo la rete. E' il giocatore che si è migliorato di più”. Così parlava nel 2015 Bob Bryan. Il brasiliano Marcelo Melo, 203 centimetri e un tennis di riflessi veloci, era appena diventato il numero 1 più alto nell'era del ranking computerizzato. Un traguardo raggiunto grazie al titolo al torneo di Vienna, il primo in assoluto giocato in coppia con il suo attuale compagno di doppio, il polacco Lukasz Kubot. 

 

Melo allora faceva coppia da cinque anni con il croato Ivan Dodig, che alle Finals partecipa insieme a Filip Polasek: hanno perso le prime due partite nel loro stesso girone, dedicato allo svedese Jonas Bjorkman. Proprio uno degli idoli tennistici di Kubot, insieme al “Principe” russo Yevgeny Kafelnikov e a Stefan Edberg, che il Masters l'ha vinto sia in singolare sia in doppio.

Nel 2016 Melo ha deciso di chiudere con Dodig. Ha chiesto a Kubot di giocare qualche torneo a fine anno, come prova. Hanno vinto di nuovo a Vienna e dal 2017 formano un team stabile. E' stato un anno di svolta, il 2017. Hanno chiuso la stagione come coppia numero 1 del mondo e hanno centrato la finale alla prima partecipazione come team al Masters. Avevano già partecipato con altri partner: Kubot si era qualificato nel 2009 e nel 2010 con il polacco Marach e nel 2014 con lo svedese Lindstedt, Melo dal 2013 al 2016 con Dodig.

 

Nel 2018, poi, Kubot è salito in testa alla classifica di doppio: nessun tennista polacco era mai arrivato così in alto, nemmeno in singolare.

 

Quest'anno, a Winston-Salem hanno conquistato il tredicesimo titolo in team (il 25mo in assoluto per il polacco, il 33mo per il brasiliano). Sono arrivati in finale al Masters 1000 di Indian Wells e Shanghai, a Halle, Pechino e Vienna. Hanno centrato di quarti Slam, all'Australian Open e a Wimbledon. Hanno vinto 45 partite su 65, e al primo turno del torneo di Washington Melo ha festeggiato il successo numero 500 in doppio in carriera nel circuito ATP.

 

Hanno vinto quasi il 70% delle partite giocate (144-62 il loro bilancio) ma continuano a fare piccoli, continui cambiamenti al loro stile di gioco. Nessuna loro partita è davvero uguale all'altra. “Abbiamo i nostri schemi, i nostri avversari hanno i loro. Noi ogni volta parliamo tanto cercando di trovare sempre qualcosa di nuovo da aggiungere al nostro tennis” ha detto Kubot, come riporta il sito dell'ATP.

 

Prima di arrivare al doppio, Kubot ha vissuto una prima carriera più che dignitosa in singolare. Ha raggiunto un best ranking di numero 41 nel 2010 e tre anni dopo, nel 2013, ha giocato a Wimbledon il primo quarto di finale Slam tra due polacchi, vinto da Jerzy Janowicz. A fine partita, si scambiano le magliette. “E' successo tutto così in fretta. Ho visto le sue emozioni. Si è buttato a terra e io volevo solo fargli i miei complimenti il più velocemente possibile perché era un momento molto importante per entrambi” ha detto allora. “Ho detto: andiamo. Scambiamocele. Rendiamo il nostro tennis ancora più popolare, facciamo vedere che c'è anche la Polonia sulle mappe del tennis, perché non era mai successo prima. Penso che abbiamo mostrato quanto sia importante il fair play e la nostra amicizia in campo. Durante il match siamo avversari, ma dopo la partita siamo amici, è solo sport”.

Anche Melo, quando ha iniziato, non aspirava a una carriera da doppista. Ex campione brasiliano under 16 e under 18, ammiratore di Gustavo Kuerten e di Andre Agassi, si è diviso fino a sedici anni fra il tennis e il calcio, che rimane l'altra sua grande passione: è un tifoso del Cruzeiro e a settembre era allo stadio per assistere alla vittoria sul Flamengo, la squadra più popolare del Brasile.

 

A sedici anni, però, lascia il pallone per il tennis. E scopre di poter mettere a frutto in doppio il suo carattere. È una persona con cui è facile andare d'accordo, raccontano. La “Giraffa”, che ha costruito una bella per quanto all'apparenza improbabile amicizia con Alexander Zverev, sta bene con tutti. E gioca bene con tutti. Nel 2015 è riuscito ad arrivare al numero 1 del mondo alternandosi con cinque compagni diversi nel corso della stagione. Nessuno ci era più riuscito dopo Max Mirnyi, bielorusso a cui quest'anno è intitolato l'altro girone alle ATP Finals, nel 2003.

 

Kubot lo ammira per i suoi tempi di reazione sotto rete. “In questo è il migliore di tutti” ha detto. “Poi gli piace prendersi sulle spalle la responsabilità dei colpi importanti quando la pressione aumenta”.

 

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Nell'altra partita del girone, Rajeev Ram e Joe Salisbury, battuti all'esordio, hanno centrato la prima vittoria in questa edizione delle ATP Finals. Hanno sconfitto Ivan Dodig e Filip Polasek, che li avevano battuti due settimane fa al Masters 1000 di Parigi Bercy, 6-3 3-6 10-6.

SuperTennis", la tv della Fit, trasmette in diretta ed in esclusiva i doppi delle ATP Finals. Questa la programmazione:

mercoledì 13 novembre: LIVE ore 13

(1) Juan Sebastian Cabal/Robert (COL) c. (6) Jean-Julien Rojer/Horia Tecau (NED/ROU)

e ore 19

(3) Kevin Krawietz/Andreas Mies (GER) c. (7) Pierre-Hugues Herbert/Nicolas Mahut (FRA)

giovedì 14 novembre: LIVE ore 13 e ore 19

venerdì 15 novembre: LIVE ore 13 e ore 19

sabato 16 novembre: LIVE ore 13 e ore 19

domenica 17 novembre: LIVE ore 16.30

 

GIRONI E CLASSIFICHE

GRUPPO BJORKMAN - (vittorie - set vinti/persi - game vinti/persi)

R.Klaasen/M.Venus 2/0 4/0 24/14

L.Kubot/M.Melo 1/1 2/3 18/22

R.Ram/J.Salisbury 1/1 2/3 17/21

I.Dodig/F.Polasek 0/2 2/4 19/21

 

GRUPPO MIRNYI - (vittorie - set vinti/persi - game vinti/persi)

P.Herbert/N.Mahut 1/0 2/0 13/8

K.Krawiets/A.Mies 1/0 2/1 12/12

J.Rojer/H.Tecau 0/1 1/2 12/12

J.Cabal/R.Farah 0/1 0/2 8/13

 

RISULTATI E PROGRAMMA

mercoledì 13 novembre

(1) Juan Sebastian Cabal/Robert (COL) c. (6) Jean-Julien Rojer/Horia Tecau (NED/ROU)

(1) Rafael Nadal (ESP) c. (4) Danil Medvedev (RUS)

(3) Kevin Krawietz/Andreas Mies (GER) c. (7) Pierre-Hugues Herbert/Nicolas Mahut (FRA)

(6) Stefanos Tsitsipas (GRE) c. (7) Alexander Zverev (GER)

 

martedì 12 novembre

(5) (4) Rajeev Ram/Joe Salisbury (USA/GBR) b. (8) Ivan Dodig/Philip Polasek (CRO/SVK) 36 63 10-6

(3) Roger Federer (SUI) b. (8) Matteo Berrettini (ITA) 76(2) 63

(5) Raven Klaasen/Michael Venus (RSA/NZL) b. (2) Lukas Kubot/Marcelo Melo (POL/BRA) 63 64

(2) Novak Djokovic (SRB) c. (5) Dominic Tiem (AUT)

 

lunedì 11 novembre

(3) Kevin Krawietz/Andreas Mies (GER) b. (6) Jean-Julien Rojer/Horia Tecau (NED/ROU) 76(3) 46 10-6

(6) Stefanos Tsitsipas (GRE) b. (4) Daniil Medvedev (RUS) 76(5) 64

(7) Pierre-Hugues Herbert/Nicolas Mahut (FRA) b. (1) Juan Sebastian Cabal/Robert (COL) 63 75

(7) Alexander Zverev (GER) b. (1) Rafael Nadal (ESP) 62 64

 

domenica 10 novembre

(5) Raven Klaasen/Michael Venus (RSA/NZL) b. (4) Rajeev Ram/Joe Salisbury (USA/GBR) 63 64

(2) Novak Djokovic (SRB) b. (8) Matteo Berrettini (ITA) 62 61

(2) Lukas Kubot/Marcelo Melo (POL/BRA) b. (8) Ivan Dodig/Philip Polasek (CRO/SVK) 46 64 10-5

(5) Dominic Tiem (AUT) b. (3) Roger Federer (SUI) 75 75

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