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Nel match d'esordio alle Wta Finals di Shenzhen lunedì la Halep ha rimesso in piedi la partita con la Andreescu che sembrava oramai persa (ha annullato anche un match-point). Questo grazie ai consigli di coach Darren Cahill tornato al fianco della ex numero uno del mondo
di Vincenzo Martucci | 29 ottobre 2019
L’alluce di Simona creava meno problemi della schiena di Bianca, e nove anni di differenza e di esperienza si sentono eccome, soprattutto considerando che dodici mesi fa, di questi tempi, la 19enne Bianca Andreescu giocava i tornei ITF mentre ora è impegnata alle WTA Finals (il Masters) di Shenzhen con le prime 8 del mondo. Ma se la più esperta, la 28enne Halep non avesse avuto al suo capezzale Darren Cahill - che è il coach più bravo delle donne - non sarebbe riuscita a rovesciare la prima partita della prestigiosa prova finale stagionale contro la giovane rivale di cui è stata la beniamina fino a ieri l’altro. E non sarebbe passata dal 3-6 5-6 e match point contro al 3-6 7-6 6-3 finale, dopo due ore e mezza di battaglia.
Cahill, benedetto Cahill, l’angelo custode s’era allontanato una prima volta perché Simona non si dava al cento per cento, era tornato per aiutarla a infrangere finalmente il muro dello Slam e portarla al numero 1 del mondo, si era allontanato di nuovo per star più vicino ai figli e alla famiglia, ed è ora tornato di nuovo accanto alla tenace numero 5 della classifica. Quest’anno part-time, il prossimo in pianta stabile. “Mi è mancato, ho tanto insistito perché rimanga sempre, sono felice che sia tornato, mi ha dato anche un po’ più di potenza”.