Chiudi
Commovente il trionfo dello scozzese che batte Wawrinka in rimonta da sotto di un set e un break. Alla fine della partita si scioglie in un pianto di gioia. E' il suo primo titolo ATP da Dubai 2017.
di Alessandro Mastroluca | 20 ottobre 2019
I giorni di gloria non sono finiti. A gennaio, Andy Murray piangeva per il dolore all'anca, per il timore di non poter più né camminare né giocare. A ottobre, piange di gioia per il titolo numero 46, il primo da Dubai 2017. Per il più bel diamante da incastonare tra i gioielli della corona. Anversa, che diamanti è capitale mondiale, abbraccia il campione ritrovato che diventa il giocatore con la più bassa classifica a vincere un torneo ATP dai tempi di Andujar (355) a Marrakech l'anno scorso. Murray per un set e mezzo si difende contro Stan Wawrinka, numero 18 del mondo. Va sotto di un set e di un break, ma rifiuta l'idea di perdere. Sull'orlo della sconfitta, a un punto dal subire il secondo break, risale e cambia la partita. Accelera, risorge, commuove. Vince 36 64 64 in due ore e mezza.
"Non se l'aspettava nessuno" commenta Murray durante la cerimonia di premiazione. "Andy è un'ispirazione a non mollare mai" twitta mamma Judy. Andy ha anche un'altra mamma da ringraziare, sua moglie Kim che a giorni partorirà il terzo figlio. "Quando sono stato lontano dal circuito la famiglia si è allargata, devo tornare a giocare per non andare fuori di testa" scherza. "Mia moglie mi ha dato un enorme supporto per tornare in campo". E per arrivare dove nessuno era mai arrivato prima, di nuovo in campo in singolare dopo un intervento invasivo di ricostruzione dell'anca.