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Campioni internazionali

I piani 2020 di ‘King Roger’: “Al Roland Garros ci sarò”

Pochi giorni dopo l’annuncio di voler disputare le Olimpiadi di Tokyo Federer svela i programmi per la prossima stagione: “Giocherò Parigi, Halle, Wimbledon, i Giochi e probabilmente Cincinnati e US Open. Ma ho bisogno di pause per trascorrere del tempo con la mia famiglia"

di | 18 ottobre 2019

Roger Federer saluta Shanghai

Ad agosto 2020 le candeline da spegnere sulla torta saranno 39, ma la prospettiva di appendere la racchetta al chiodo è per il momento ancora lontana dai suoi pensieri. E così Roger Federer, pochi giorni dopo aver annunciato la sua intenzione di scendere in campo alle Olimpiadi di Tokyo, aggiunge altri particolari al suo programma per la prossima stagione agonistica, a cominciare dalla partecipazione al Roland Garros, lo Slam su terra battuta vinto una sola volta, nel 2009, e che il fuoriclasse svizzero è tornato a giocare nel giugno scorso dopo tre anni di assenza, cedendo in semifinale a Rafa Nadal, poi trionfatore a Parigi per la 12esima volta.

"Nel 2020 giocherò il Roland Garros"

"Sarò al Roland Garros dell'anno prossimo", le parole di 'King Roger' in un'intervista alla Cnn anticipando i piani per il 2020. “Probabilmente non giocherò molto su terra battuta prima di Parigi, avrò bisogno di una pausa, specialmente se poi voglio essere alle Olimpiadi. Ho bisogno di stare un po' lontano dal tennis e trascorrere del tempo con la mia famiglia. Anche noi dobbiamo prenderci delle pause, un po’ di vacanza”, spiega il campione di Basilea, vincitore di 20 titoli Major, consapevole che per ragioni anagrafiche non gli è rimasto "molto altro tempo per giocare".

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Obiettivo: l’oro olimpico a Tokyo

Federer ha già individuato le principali tappe della sua prossima annata, non sciogliendo però le riserve sul “1000” di Cincinnati e gli Us Open, a cui però dovrebbe partecipare. “Giocherò Roland Garros, Halle, Wimbledon, i Giochi Olimpici e probabilmente a Cincinnati e US Open", dichiara Roger, che punta a conquistare l’oro olimpico in singolare, uno dei pochissimi titoli che manca nel suo straordinario palmares. L’elvetico ha vinto il doppio a Pechino 2008 con il connazionale Stan Wawrinka e l'argento individuale a Londra 2012, sui campi in erba di Wimbledon, fermato in finale da Andy Murray, rinunciando poi ai Giochi di Rio 2016.

Il primo obiettivo 2020 saranno comunque gli Australian Open, l’ultimo trofeo Slam finito nella bacheca di ‘King Roger’, nel gennaio dello scorso anno. Prima, però, c’è da chiudere l’attuale stagione, con le tappe indoor – salvo ripensamenti dell’ultim’ora - a Basilea, Parigi-Bercy e ATP Finals di Londra.

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