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Campioni internazionali

Cori Gauff, il profumo della vittoria

Cori Gauff continua a bruciare le tappe. A Linz ha raggiunto per la prima volta i quarti in un torneo WTA. E l'ha fatto battendo la numero 8 del mondo, Kiki Bertens.

di | 12 ottobre 2019

Cori Gauff

Cori Gauff è sempre andata di fretta, e quindi non sorprende che, a Linz, raggiunga i suoi primi quarti di finale Wta, battendo la numero 8 del mondo, Kiki Bertens. Non meravigliano i suoi 15 anni appena (compiuti il 13 marzo): è sempre stata precoce, nella crescita (è alta 1.77), e nei risultati. Da junior, più giovane finalista gli Us Open ad appena 13 anni, e poi campionessa del Roland Garros a 14 e numero 1 del mondo di categoria. Da pro, come più giovane a superare le qualificazioni, quest’anno, a Wimbledon, e poi capace di sostenere l’enorme pressione del primo turno in tabellone contro un idolo come Venus Williams (regina di 5 Championships in 9 finali), e batterla in due soli set. Ancor più brava poi, nel salutare la sua eroina, stringendole la mano a rete: “Grazie per tutto quello che hai fatto per lo sport. Sei stata d’ispirazione per tanta gente. Grazie ancora”. E poi fenomenale a insistere, superando anche Rybarikova ed Hercog e fermarsi solo contro la veterana Halep, futura regina della prova.
Forte, fortissima di testa prima ancora che di muscoli, di fisico, e quindi anche di tecnica che si sta affinando, la ragazza che si fa chiamare Coco sostiene da sempre le grandi aspettative di erede delle Williams Sisters. Lo fa fuori del campo, con interviste e apparizioni varie, anche sostenendo l’impulso di genitori, media e dirigenti Usa che premono perché il circuito WTA pro deragli dalla regola-Capriati e le faccia giocare più tornei, dimenticando i guasti di uno sport pro su una bambina ancora in crescita. Anche se, dal momento che Gauff ha vinto il titolo junior del Roland Garros e ha terminato la stagione tra le prime cinque della classifica, le è stata già concessa una deroga e può partecipare a 14 tornei del circuito maggiore fino a quando compirà 16 anni il 13 marzo 2020. 

Coco è sempre all’altezza delle aspettative soprattutto in campo, anche agli Us Open, nello Slam di casa, con tutti i riflettori sparati addosso, quando s’è meritata la wild card degli organizzatori battendo Potapova e Babos e cedendo netto solo a Naomi Osaka, numero 1 del mondo e campionessa uscente. Brava, bravissima lei, e anche bravi quelli che la gestiscono utilizzando come palestra i doppi, e varando quel la coppia da cassetta, “The McCoco”, insieme all’amica McNally. 
Coco è una bella atleta naturale, una nata per lo show, che parla bene davanti al microfono e fa la cosa giusta. Una che picchia forte di servizio e da fondo e si butta anche volentieri a rete, non disdegna la smorzata ed degna paladina dell’evoluzione della specie, che chiede assolutamente più varietà alle picchiatrici da fondo. 
E’ alta e prestante, è già viziatissima dagli sponsor, ed è anche fortunata: a Linz aveva perso, nell’ultimo turno delle qualificazioni contro Tamara Korpach e col netto 6-4 6-2, ma è stata ripescata come lucky loser per la improvvisa rinuncia di Maria Sakkari. Così, la nuova pepita d’oro del tennis, ha infilato Vogele e Kozlova, e ha domato la solida, ma lineare Bertens, in un match equilibrato che ha esaltato la sua straordinaria, e precoce, maturità. Superando la prima top ten della giovane carriera. 

La più sorpresa era lei stessa, più che del risultato in sé, della straordinaria avventura che sembrava già finita e che le prospetta un match non impossibile contro la numero 75 del mondo, Andrea Petkovic, per raggiungere addirittura la finale di Linz. O forse ancor di più della freddezza che dimostra ancora una volta: “Non ero così nervosa come pensavo sarei stata, e nonno sono stata nemmeno con l’andar del match, come sarebbe stato normale”. Ma di normale in una ragazza di 15 anni che si cimenta alla pari dei grandi che cosa c’è? A partire da quel nomignolo, Coco, che lei ha varato in ricordo di un simpatico personaggio Disney cui sente di somigliare, non della mitica Gabrielle Bonheur Chanel, in arte Coco, regina del profumo. Di regina. 
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