"Sono calato nel secondo e nel terzo set" ha spiegato Murray. "Ho vinto qualche bel punto però mi sentivo stanco". Comunque, nonostante questo, al suo quarto torneo ATP della stagione, nel set decisivo Murray arriva fino al 4-4 senza subire break, perde poi il servizio a zero ma costruisce tre chance per l'immediato controbreak. Riesce a portare De Minaur al limite, gioca aggressivo col dritto da dietro. Non è in campo solo per partecipare, per vedere l'effetto che fa. Contro un avversario di dodici anni più giovane, tra i più leggeri e svelti nella copertura del campo, Murray le prova tutte per vincere la seconda partita di fila, e in un torneo del circuito maggiore non gli succede di passare due turni da Shenzhen, esattamente un anno fa.
Già a Cincinnati, Murray aveva spiegato alla BBC che il risultato dei test atletici mostravano un miglioramento nelle misurazioni della sua velocità sullo scatto e della reattività nei cambi di direzione. Ma giocare una partita, spiegava, "è un'altra cosa: puoi colpire bersagli finché vuoi ma in un match le sensazioni sono diverse".