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Campioni internazionali

Andreescu, il ballo della debuttante

Serena Williams, l'unica delle semifinaliste dello Us Open ad aver già vinto uno Slam, domina Svitolina. Andreescu batte Bencic: è la prima a centrare la finale al suo primo Us Open dal 1997

di | 06 settembre 2019

Serena Williams

C'è solo Bianca Andreescu tra Serena Williams e il 24mo titolo Slam. Ancora un passo per eguagliare il record di Margaret Court. Per la 38ma volta, Serena è arrivata tra le migliori quattro in un major: solo Evert (52) e Navratilova (44) ne hanno giocate di più nell'era Open. Ha dominato 63 61 Elina Svitolina, testa di serie numero 5, che ha perso la sua seconda semifinale in uno Slam ma comunque con questo risultato entrerà in top 3. Bianca Andreescu, prima canadese in una semifinale Slam dopo la finale di Eugenie Bouchard a Wimbledon 2014, diventa una delle sole sei giocatrici arrivate in quattro o meno presenze nel main draw a giocarsi un titolo negli Slam. Imbattuto ancora il record di Pam Shriver, che debuttò nei major a Wimbledon nel 1978 e finalista due mesi dopo allo Us Open. La canadese ha superato 76 75 Belinda Bencic. E' la prima a centrare la finale al suo primo Us Open dopo Venus Williams, sconfitta da Martina Hingis nel 1997. 

Andreescu, la favola continua

Andreescu ha giocato quattro game contro Serena, prima del suo ritiro nella finale della Rogers Cup. Nel primo set contro Bencic, salva tutte le sei palle break che concede: una vale anche un set point. Non ha nessuna opportunità di togliere il servizio alla svizzera, ma di tenacia vince il tiebreak e recupera uno svantaggio di due break nel secondo set. Ma dal 2-5 inizia la rimonta di Andreescu, seconda teenager a raggiungere una finale Slam quest'anno dopo Vondrousova al Roland Garros. 


Al suo quarto Slam Andreescu, che l'anno scorso di questi tempi era fuori dalle prime 200 del mondo e perdeva al primo turno di qualificazioni, ha completato il match con 40 vincenti contro i 16 di Bencic, e 38 errori gratuiti a 32.


Una delle migliori giocatrici in risposta alla vigilia del torneo, Andreescu ha vissuto un percorso da rivelazione. Ha salvato quattro palle break su cinque nel successo al primo sulla wild card Volynets. Con 27 vincenti e sei ace ha superato Flipkens ed è avanzata al terzo turno di uno Slam per la prima volta in carriera. Ha continuato con la decima vittoria contro una top 20 della stagione, su Caroline Wozniacki. Agli ottavi, ha chiuso il cammino di Taylor Townsend, che aveva sorpreso Simona Halep con 106 discese a rete, e ha rimontato nei quarti su Elise Mertens. Ha vinto così le ultime 12 partite finite al terzo set. Con 29 vittorie sul duro in stagione, Andreescu è la prima canadese, uomo o donna, in semifinale allo Us Open dopo Carling Bassett nel 1984.




Bencic, 3 su 13 sulle palle break

Era dai tempi di Martina Hingis che non si vedeva una giocatrice svizzera in semifinale allo Us Open. Dopo 18 anni, ci arriva Belinda Bencic. Suo padre, un ex giocatore di hockey slovacco, la portò dalla mamma di Martina, Melanie Molitor, quando aveva quattro anni. E il resto è storia. Alla quarta presenza allo Us Open, Bencic è diventata la più giovane nei quarti a Flushing Meadows proprio dopo Hingis nel 1997, poi si è spinta ancora più in là. Pesano come un rimpianto i due errori che hanno chiuso il tiebreak del primo set e soprattutto i due tentativi mancati di servire per portare il match al terzo. Il doppio fallo sulla palla break sul 5-4 è la conclusione anticipata del suo percorso newyorchese.

 

Bencic, comunque sicura di rientrare in top 10, ha superato al primo turno Minella e al secondo Cornet, nel loro primo confronto diretto in quattro anni. Dopo il walkover di Kontaveit, ha festeggiato la quarta vittoria in cinque partite contro una numero 1 del mondo. È tornata infatti a sconfiggere Naomi Osaka, che già aveva battuto quest'anno a Indian Wells negli ottavi e a Madrid nei quarti. Numero 38 del mondo un anno fa, nei quarti ha piegato l'amica Vekic: il suo record stagionale racconta di 41 successi e 16 sconfitte. Tra il 2017 e il 2018, presi insieme, di partite ne aveva vinte solo 17 nel circuito maggiore. 

Serena show

"Essere ancora in finale in uno Slam sembra incredibile, ma non mi aspettavo molto di meno" ha detto Serena Williams dopo il 63 61 a Svitolina. "Non credo di aver giocato il mio tennis migliore, ma anche Elina penso che avrebbe potuto giocar meglio". Nel primo set, durato 41 minuti, Serena salva sei palle break e ottiene 11 punti su 16 discese a rete. Più agevole il secondo, che la proietta verso la 33ma finale Slam in carriera. Serena, che allo Us Open vinse il suo primo major nel 1999, ha eguagliato il record di 101 successi allo Us Open di Chris Evert. Se dovesse vincere in finale, la supererebbe anche per titoli vinti nella storia del torneo: sarebbe il suo settimo trionfo a Flushing Meadows, uno in più di Chris America.



Svitolina: "Avrei dovuto sfruttare le chances"

"Vorrei aver sfruttato le palle break all'inizio del match. Magari invece di 0-3, avrei potuto trovarmi sul 2 pari o sul 3 pari, e questo ti spinge a giocare molto più libera" ha detto Svitolina. "Ho giocato due semifinali Sllam, ed entrambe sono state decisamente sbilanciate. Devo lavorare anche mentalmente per gestire meglio queste partite" ha detto Svitolina, prima ucraina in semifinale allo Us Open. 

"Quello che Serena sta facendo a 37 anni è incredibile. Io non credo che alla sua età sarò ancora in campo".


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