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Sono molto ambizioso, sto già pensando al match di venerdì. Mi sento molto felice" ha detto Berrettini a SuperTennis. Dall’Italia mi seguono fino alle 2 di mattina. E' bello godere delle emozioni con gli altri. Contenta anche Flavia Pennetta
di Roberto Cozzi Lepri | 05 settembre 2019
Se la vittoria con Monfils fosse un film, ha detto Matteo Berrettini in conferenza stampa, sarebbe "Django Unchained" di Tarantino. "Mi ricordo di un gran bagno di sangue dove alla fine rimaneva in vita solamente una persona. Un po' come questo match" ha raccontato.
In un campo così grande come l'Arthur Ashe, ha aggiunto, "di solito faccio molta fatica. Sono rientrato nel pomeriggio e l’umidità era altissima. Ero sudatissimo, ho dovuto cambiare anche le scarpe. Però 5 set ti aiutano ad abituarti al caldo, ai rumori agli schermi. Sono sempre rimasto molto concentrato, ho fatto attenzione solamente alle cose importanti". All'inizio non riesce a sfondare, non entra bene in partita. Un po' come a Wimbledon contro Federer. "Mille pensieri in testa: dove gioco, dove servo, lui che movimenti fa. Allora ho chiesto aiuto al mio istinto e da lì tutto è cambiato. Poi mi sono anche ricordato che quando metto peso sulla palla l’avversario lo sente. Il risultato è stato straordinario".