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Ha sconfitto Barty a Montreal e Osaka a Cincinnati (la giapponese si è ritirata per un infortunio al ginocchio e teme per lo Us Open). Affronterà la connazionale Madison Keys, che ha lasciato cinque game a Venus Williams. Kenin l'ha battuta quest'anno a Roma in rimonta.
di Alessandro Mastroluca | 17 agosto 2019
Due settimane da record. Sofia Kenin ha sconfitto la numero 1 Ashleigh Barty a Montreal. Ha favorito il ritorno in vetta di Naomi Osaka. E a Cincinnati ha eliminato pure lei. Era dal 2001 che una giocatrice non batteva due diverse numero 1 in carica in due settimane consecutive. Allora Lindsay Davenport aveva sconfitto a Filderstadt Martina Hingis, che si era ritirata nel primo set, poi Jennifer Capriati a Zurigo.
Anche nel caso di Kenin, c'è un ritiro a favorirne l'ascesa. Osaka, infatti, ha sentito un improvviso dolore al ginocchio sinistro mentre serviva sul 40-40 nel secondo game del terzo set. Dopo un lungo medical time-out, l'applicazione di una vistosa fasciatura, ha giocato due punti decisamente pro-forma prima di lasciare il campo e il torneo. "E' stata sfortunata, spero che si riprenda presto" ha detto Kenin, che era avanti 64 16 20 al momento del ritiro della giapponese.
E' la dodicesima volta che in stagione le capita di perdere il secondo set sulle 31 in cui ha vinto il primo. "Non è una novità" ha spiegato, come riporta il sito della WTA. "Devo solo riorganizzare le idee e rimettermi a lottare. In campo devo sempre dare tutto".
Il servizio di Keys, diciannovesima nella classifica WTA per punti vinti con la prima dall'inizio della stagione, potrebbe diventare una delle chiavi della partita. Nell'unico precedente, agli Internazionali BNL d'Italia, 20 ace non bastarono a Keys per evitare la rimonta: Kenin finì per imporsi 67 63 64 grazie al 64% di punti in risposta contro la seconda. "E' stata una partita molto intensa, in un'atmosfera incredibile, irreale" ha ricorsato Kenin. "Sarà una partita dura, lei sta giocando bene, ho un enorme rispetto per lei".
Kenin, solo 59ma per punti ottenuti contro la seconda, appena fuori dalle prime 20 se si considera solo chi ha disputato almeno dieci partite giocate nel circuito maggiore, è una giocatrice di ritmo. Ha un tennis solido da fondo, più di difesa e contrattacco che di proposta. Motivo per cui può soffrire chi quel ritmo glielo toglie, o per varietà di scelte (ha perso due volte con Bianca Andreescu quest'anno) o per potenza risolutiva con i colpi di inizio gioco (Yastremska a Wimbledon, Kvitova a Madrid, Karolina Pliskova a Roma).