Katarzyna ha destato il tennis donne col suo gioco offensivo e la sua freschezza, come vuole quel cognome, Kawa, che significa caffé. Il suo pedigree è colmo di esperienze sul circuito ITF, con 7 successi in 13 finali di singolare e 13 di doppio (10 sconfitte), peraltro cambiando quasi sempre compagna. Il suo ruolino di marcia stagionale è pieno, ancora, di partite ITF, da Kazan a Kyoto, alla finale di Jackson vinta su Ann Li, da Pelham a Dothan, alle semifinali di Charlottesville persa contro la più nota Osuigwe. Finché non ha fatto per la prima volta capolino nei del Grande Slam, passando per la porta di servizio delle qualificazioni, al Roland Garros, dov’ha perso subito, ma per 7-5 al terzo set, contro Nara e a Wimbledon, dove si è arresa al terzo alla Ruse. E’ stata l’ultima svolta nella sua evoluzione, tanto che, a inizio luglio, sulla terra di Baastad “Caffè” ha infilato Cepelova, Kalinina e Ferro, per poi arrendersi in semifinale a Kovinic. E quindi marciare su Jurmala. Dove ha superato per la prima volta le qualificazioni di un torneo Wta ed ha sfiorato il record di Agnieszka Radwanska, l’unica polacca che si sia mai aggiudicata un torneo sul circuito maggiore.