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Campioni internazionali

Jarry risponde presente all'appello Next Gen

Tra i protagonisti più interessanti della new generation del tour era l'unico a non aver vinto ancora un titolo. Ebbene a Bastad, sulla terra rossa svedese, Nicolas il cileno ha finalmente "rotto il ghiaccio"...

di | 22 luglio 2019

ATP Bastad 2019

ATP Bastad 2019

All’appello del primo titolo Atp fra i nati dal 1995 in qua mancava solo lui, Nicolas Jarry, da Santiago del Cile. Col successo di Bastad, emula nonno Jaime Fillol, già numero 14 del mondo nel 1974, campione di 6 titoli ed avversario della storia finale di Coppa Davis contro l’Italia del 1976. Si aggrega, a 23 anni, ai coetanei, il giapponese Yoshihito Nishioka, l’inglese Kyle Edmund, il serbo Laslo Djere e il nostro Lorenzo Sonego. Ed aggancia le promesse ancor più precoci di domani, il russo Andrey Rublev (’97), gli yankees Taylor Fritz e Reilly Opelka (’97) e Frances Tiafoe (’98),l’australiano Alex De Minaur (’99), sempre a quota un successo Atp. Finalmente, il pivot dal gran servizio, di 1.98 per 90 chili, si sente più vicino agli altri ancor più affermati giovani dal futuro sicuro, il tedesco Sascha Zverev (già a 11 titoli), precocissimo talento del ’97, l’australiano Nick Kyrgios, il bad boy del ’95, già campione di 5 tornei Atp, i “gemelli” russi del ’96, Karen Khachanov ed Daniil Medvedev, a quota 4, il nuovo dio greco, il ’98 Stefanos Tsitsipas e il “nuovo Panatta”, il ’96 Matteo Berrettini, che hanno firmato 3 prove del circuito, quindi il ’96 croato Borna Coric e il coetaneo cileno Cristian Garin, campioni due volte nel tennis pro di primo livello.

ATP Bastad 2019

Proprio col connazionale Garin, Jarry aveva giocato la finale junior di doppio al Roland Garros 2013. Ma, nell’impatto col professionismo, era incappato in una lunga e complicata serie di infortuni dovuti al fisico ancora in evoluzione e non ancora pronto per i prolungati sforzi dell’Atp Tour. Poi, però, la sua scalata è diventata inarrestabile, dai tre titoli ITF vinti a fine 2016 ai tre Challenger nel 2017, con l’ingresso nei top 100, alla prima finale, a San Paolo (persa contro Fabio Fognini) e al primo successo Slam a Wimbledon contro Krajinovic, l’anno scorso, con l’approdo al 39 del mondo. La classifica che ha appena ritoccato col record di 38, a Baastad, infilando Laaksonen, Mikael Ymer, Chardy, Delbonis e Londero, senza lasciar set per strada.
A proposito di strada. Quest’anno, dopo averlo battuto per 7-6 al terzo set ad aprile sulla terra di Barcellona, Jarry si è visto negare da Sascha Zverev il sogno di conquistare un titolo Atp, nella finale sulla terra di maggio a Ginevra, cedendo ancora per 7-6 al terzo. Tutt’e due le volte, a riprova dell’estremo equilibrio dei loro confronti, il vincitore ha dovuto salvare un match-point. Per la rivincita, si ritrovano questa settimana nel primo turno sulla terra di Amburgo.

Roland Garros 2019

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