L'illusione delle Atp Finals 2017
Sicuramente penalizzato al servizio dai problemi alla spalla che non riesce a risolvere, Dimitrov è sempre stato un giocatore istintivo, non si è mai allenato il dovuto, è scappato spesso e volentieri dagli allenatori, scegliendoseli comodi ed inseguendo piuttosto qualche bella ragazza, a cominciare dalla collega Maria Sharapova per continuare con Nicole Scherzinger, in una lista fin troppo lunga ed impegnativa. La sua crisi è nata sulla scia del più grande ed illusorio risultato della carriera, quello nelle Atp Finals di Londra del novembre 2017. Quando, fortunatissimo nel sorteggio, superò Thiem, Goffin, Carreno Busta, Sock ed ancora Goffin, salendo al numero 3 della classifica. Ma, nel 2018, ha avuto appena il 55% di successo, contro il 72% dell’anno prima. Tanto che, a fine stagione, è scivolato al numero 19, senza mai incidere. Senza mai scuotersi. Anzi, peggiorando, nella seconda parte dell’anno. Incapace di trovare una soluzione. Soprattutto, ha cominciato a pensare anche lui, come tanti detrattori, che forse il giudizio sulle sue qualità fosse sbagliato. Forse non era un campione. O, meglio, lo è tuttora, potenzialmente, di fisico e di tecnica, ma il bello stile e il sorriso non spostano l’ago della bilancia dei risultati. Anzi, a 28 anni, sono diventati una handicap.