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Un Nadal sempre più simile al se stesso migliore si prende la rivincita su Stefanos Tsitsipas che lo aveva battuto a Madrid. E’ pronto per giocare la sua prima finale su terra battuta dell’anno provando conquistare il nono titolo a Roma dimostrando che il re del rosso è ancora lui
di Gianluca Strocchi | 19 maggio 2019
So bene quel che devo fare, però riuscire a metterlo in pratica non è così semplice. Una cosa è certa: devo giocare bene a tennis, se ci riesco avrò la possibilità di vincere”. Così parlò Rafael Nadal, venerdì, dopo aver dominato il connazionale Fernando Verdasco nei quarti.
Ebbene, il passaggio dalla teoria alla pratica è riuscito pressoché alla perfezione al 32enne spagnolo, numero 2 della classifica mondiale e del seeding, che si è preso una bella rivincita nei confronti di Stefanos Tsitsipas, numero 7 della classifica mondiale e ottava testa di serie, appena un settimana dopo la sconfitta patita nelle semifinali di Madrid: 63 64 il punteggio, in un’ora e 42 minuti, con cui il campione in carica ha battuto per la quarta volta in cinque incroci il vincitore delle ultime Next Gen Atp Finals, raggiungendo per l’undicesima volta l’ultimo atto degli Internazionali BNL d’Italia (bilancio di 8 trionfi e 2 sconfitte).
Per il campione iberico è la 50esima finale in un “1000”, dove sono 33 i titoli messi in bacheca, e la finale numero 118 in carriera, con 80 trofei messi fin qui in bacheca. Nadal è dunque a un passo dal cancellare quello zero alla voce titoli nel 2019, che a dispetto delle dichiarazioni di facciata dentro deve un po’ bruciargli (“finalmente ho vinto una semifinale…”, ha ammesso a caldo subito dopo il match). Intanto meritato è stato il bagno di folla subito dopo la vittoria, con autografi e selfie con tantissimi tifosi, in particolare ragazzini che hanno il loro idolo nel maiorchino.