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Campioni internazionali

Federer trasforma il Centrale in un tempio

Il primo allenamento al Foro Italico si trasforma in una processione laica, un dolce risveglio per il Foro Italico

di | 14 maggio 2019

Federer in allenamento con coach Ljubicic

Francesca arriva con il fiatone e il telefono in mano. Stanca ma felice, perché Roger Federer è ancora lì. Sul campo Centrale. In completo blu e con il solito swing che accarezza l’aria e la palla. La giornata, per lei, potrebbe già concludersi. Chiedere di più sarebbe utopia. E come lei in centinaia oggi hanno vissuto la stessa emozione, un misto di adrenalina e commozione. Perché nessuno fino a pochi giorni fa credeva di poter rivedere il campione sui campi di Roma.

Il Foro Italico oggi si è svegliato con un solo pensiero: l’arrivo di Federer. Puntale, alle 9, l’ingresso in campo. La fine dell’attesa. L’inizio di una nuova storia. Il site ancora vuoto e gli spalti che riposano dalle fatiche del giorno prima. La scelta di Federer era il campo 5, ma una volta nella “pancia” del Centrale è stato un attimo cambiare idea. Campo Centrale. Con Andreas Seppi. Un amico, non solo un collega.

Sugli spalti, quattordici persone sugli spalti e cinque sul campo. Quattordici fortunati in uno stadio vuoto. Commessi degli stand, addetti ai lavori del torneo. Il suono della palla riecheggia così nel silenzio generale, è un buongiorno dolcissimo.

 

Passano dieci minuti, forse qualcosa in più, ed ecco che inizia una processione laica. Il Centrale del Foro Italico che si trasforma in tempio. Non c’è un Dio sul campo, ma un meraviglioso esempio di umanità applicata al tennis. Tutti arrivano correndo, senza fiato, ma in religioso silenzio. Sembra impossibile che questo fiume umano possa rispettare un silenzio così profondo. Eppure ci riesce, a dispetto della frenesia del momento. Non è una partita, ma è comunque l’allenamento di Federer. Nessuno vuole disturbare per il “ritardo”, nessuno vuole togliere religiosità al momento. Una atmosfera mistica. Fatta di giovani e adulti, di telefonini e macchine fotografiche. È il tempo dei fan, degli appassionati. È un altro giorno degli Internazionali Bnl d’Italia.

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