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Non è ancora un Rafa formato super ma non si lascia sfuggire gli "errori di gioventù" di Auger-Aliassime nei momenti delicati del match. Ok, Felix non può ancora battere il suo idolo, ma intanto ha strappato il poster....
di Vincenzo Martucci | 09 maggio 2019
Non è un super Nadal. Almeno non ancora, ed è meglio puntualizzarlo, conoscendo la capacità del più grande campione di sempre sulla terra rossa di trovare miracolosamente la forma, torneo facendo. Non è propriamente il Rafa che conosciamo. Ma, di mestiere, di esperienza, di killer instinct, ha approfittato dei primi errori - cinque, di fila, di dritto , del giovane che forse gli somiglia di più, il precocissimo canadese Felix Auger Aliassime. Si è staccato sul 4-3 del primo set, ha preso mezza incollatura e non ha più mollato il vantaggio. Con l’unica incertezza quand’ha servito per il match sul 63 5-2 ed ha ceduto la battuta con doppio fallo. Concedendo all’avversario di annullargli cinque match point. Un souvenir importante, che dà terribilmente fastidio all’11 volte imperatore del Roland Garros e che dà ancor più fiducia al canadese rampante.
Non è un super Nadal quello che firma il successo numero 50 a Madrid (toccando il traguardo in otto tornei diversi, cinque sulla terra). Dalla finale degli Australian Open di gennaio - peraltro persa contro Djokovic -, ha zoppicato parecchio: letteralmente, per via del ginocchio destro, e anche come risultati, senza riuscire ad aggiudicarsi alcun torneo e cedendo la corona negli amatissimi feudi di Montecarlo (da Fognini) e Barcellona (Thiem). Anche a Madrid, ha fatto un esordio con giallo, dribblando i giornalisti con un certificato medico per un virus intestinale che l’ha messo ko per tre giorni. Tanto da far temere anche una clamorosa rinuncia. Soprattutto in considerazione del solido avversario, il primo così solido già a 18 anni, proprio come fece per ultimo lui, quando si affacciò sull’Atp Tour. Tanto solido di colpi e di nervi, da battere all’esordio il “gemello” Denis Shapovalov. Colui il quale, due anni fa, eliminò proprio Rafa a Montreal, diventando il più giovane promosso ai quarti in un torneo Masters 1000, dopo essere stato ospite in casa della famiglia Auger Aliassime. Quando, a sera, Denis festeggiò l’impresa con Felix, la mamma e la sorella, vide che nella cameretta dell’amico c’era appeso al muro proprio il poster di Nadal e gli suggerì che fosse arrivato ormai il tempo di toglierlo. Felix lo accontentò subito, platealmente, e gli propose: “Ora ci metterò il tuo”.