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Campioni next gen

Dalla Valle con i Next Gen di domani

I campioni del futuro. Conoscerli, supportarli e valorizzarli: questi i principali obiettivi delle Red Bull Next Gen Open World Finals, il torneo di singolare maschile organizzato da Red Bull e ATP per vedere all’opera le giovani promesse del tennis under 21. Tra loro, anche il ravennate, finalista del torneo di qualificazione Next Gen riservato agli italiani.

di | 06 novembre 2019

Enrico Dalla Valle

I campioni del futuro. Conoscerli, supportarli e valorizzarli: questi i principali obiettivi delle Red Bull Next Gen Open World Finals, il torneo di singolare maschile organizzato da Red Bull e ATP per vedere all’opera le giovani promesse del tennis under 21. Otto ragazzi sono pronti a sfidarsi sul veloce indoor (prima allo Sporting Milano 3, poi all’Allianz Cloud per semifinali e finale) con un format accattivante che condivide gran parte delle regole innovative in stile Next Gen, come lo short set (vince chi arriva prima a 4 game) e la “no-ad” rule (punto decisivo sul 40-40). Per l’Italia ci sarà Enrico Dalla Valle.

Rune osservato speciale

Uno tra i protagonisti più attesi a Milano è senza dubbio il danese Holger Vitus Rune, vincitore nel 2019 del Roland Garros Junior e delle ITF Junior Finals, successi che gli hanno consentito di issarsi sul gradino più alto del ranking mondiale under 18. Il sedicenne di Copenhagen è uno dei migliori prospetti in circolazione e ha già lasciato intendere di avere tutte le carte in regola per poter dire la sua nel mondo dei “grandi”. Una forte passione per il calcio non gli ha impedito di optare per il tennis, sport decisamente più affine al suo modo di essere (“Preferisco vincere o perdere da solo, devo essere l’unico responsabile”). Ottimi fondamentali, eccellente rapidità di gambe e mentalità vincente fanno di lui un giocatore completo, con ampi margini di miglioramento.

Il duro lavoro con coach Lars Christensen lo ha portato ad ottenere alcune buone prestazioni nel circuito maggiore, che gli sono valse 9 punti ATP e la posizione numero 1008, primi passi di una scalata appena cominciata. “Nel 2019 ho vinto alcune finali – ha dichiarato Rune nell’intervista rilasciata al sito ufficiale dell’International Tennis Federation – e sono molto soddisfatto. Match di questo tipo sono difficili da gestire, bisogna dare qualcosa in più per riuscire ad aggiudicarseli. Prima della partita occorre fare i conti con i nervi, saperli tenere a bada, attingere dalle esperienze e concentrarsi sul gioco”. Gestione dello stress e capacità di soffrire: il danese ha tra le mani la ricetta giusta per salire sempre più in alto. “Se campioni del calibro di Federer, Nadal, Djokovic e Murray non fossero stati in grado di gestire la pressione, non avrebbero vinto tutti questi titoli dello Slam. Sono disposto a passare anche io attraverso i sacrifici e il dolore per arrivare dove desidero. Si può imparare dalle sconfitte tanto quanto dalle vittorie. La mentalità è la chiave”.

Un recordman dalla Spagna

Diversi i talenti da scoprire nell'appuntamento milanese. Chi ha già scritto il proprio nome nel libro dei record è lo spagnolo Nicolas Alvarez Varona, che nel settembre del 2015 è divenuto il più giovane tennista nella storia (all’epoca aveva 14 anni e 3 mesi) a conquistare un punto ATP grazie al successo ottenuto nel primo turno del 15.000 dollari di Oviedo. A contendersi il titolo ci saranno anche il ventenne belga Zizou Bergs (già tre titoli ITF ed un best ranking di 386), i romeni Calin Manda e Cezar Cretu, l’olandese Ryan Nijboer ed il giapponese Masamichi Imamura, oltre al già menzionato Rune e al nostro Enrico Dalla Valle. Il giusto mix di tradizioni sportive e culturali, pronto a regalare spettacolo ad ogni punto.

In rappresentanza dei colori azzurri sarà presente dunque Enrico Dalla Valle, in virtù della finale raggiunta alle qualificazioni delle Next Gen ATP Finals disputate a Basiglio. Il tennista ravennate, dopo oltre sette anni trascorsi al Centro Tecnico Federale di Tirrenia, ha scelto di cambiare affidandosi al team di Riccardo Piatti. Trasferitosi a maggio a Bordighera, il classe 1998 è riuscito presto a mettere ordine, ritrovando gioco e fiducia. Una scelta forte, in grado di produrre in breve tempo ottimi risultati. In meno di tre mesi sono arrivati ben quattro titoli ITF: prima il 15.000 di Alkmaar, poi i due consecutivi sulla terra rossa di Tabarka, infine il 25.000 di Pontedera (cedendo appena un set nell’arco delle quattro manifestazioni).

“A Tirrenia ho trascorso una parte importante della mia vita – le parole di Dalla Valle – e non smetterò mai di ringraziare tutte le persone con cui ho lavorato e che mi sono state accanto, contribuendo in modo determinante a creare il giocatore che sono adesso. In Liguria mi sto trovando benissimo, qui si vive il tennis in modo speciale”. Idee chiare, quelle del giovane azzurro, sia sul presente che sul futuro. “Ora ho voglia di godermi al massimo questi momenti e di mettermi in gioco. A mio avviso non c’è un’età giusta per esplodere, ognuno ha il proprio percorso ed io sono del tutto convinto del mio”.
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