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Campioni next gen

Viaggio nei sogni e nelle passioni dei Next Gen italiani

L’attesa sta per finire. Da venerdì 1 a domenica 3 novembre lo Sporting Milano 3 ospiterà il torneo di qualificazione alle Next Gen Atp Finals 2019. Fra sorprese e conferme abbiamo provato a scoprire qualcosa in più sui migliori under 21 d’Italia, pronti a darsi battaglia sul veloce indoor di Basiglio inseguendo un sogno.

di | 31 ottobre 2019

Lorenzo Musetti1

Fra i “Next Gen” più attesi sui campi di Basiglio ci sono Lorenzo Musetti e Giulio Zeppieri. Amici in campo e fuori, i due astri nascenti del tennis azzurro hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per competere ad alti livelli. “Hobby non ne ho molti a dire il vero – racconta Musetti – anche a causa del poco tempo libero a disposizione. Mi piace ascoltare musica, nessun genere in particolare, e guardare le serie tv. Noi atleti dobbiamo essere particolarmente attenti al regime alimentare, però con una nonna come la mia è dura... Grazie al nostro lavoro abbiamo l’opportunità di scoprire nuovi posti e conoscere nuove culture. New York, ad esempio, è fantastica. Mi sono trovato a mio agio dal primo all’ultimo giorno e un domani, chissà, mi piacerebbe trasferirmi a vivere lì”. Classe 2002 Lorenzo e 2001 Giulio, fuori dal campo condividono l’amore per New York e per il cibo casalingo.
“Restare sempre concentrati ci mette a dura prova – ammette ‘Zeppo’ –, ecco perché è fondamentale ritagliarsi un po’ di spazio. Quando posso esco con gli amici e provo a pensare al campo il meno possibile. Spesso organizziamo partite di calcetto e poi una pizza per stare in compagnia. Ogni torneo è una nuova esperienza, gli Slam in modo particolare. Gli Us Open mi sono rimasti particolarmente nel cuore. La “Grande Mela” è fantastica, frenetica e piena di colori: la città perfetta per me”.

Basket scacciapensieri

Chi ha tanta voglia di tornare allo Sporting Milano 3 è Giovanni Fonio. Classe 1998, Fonio sta provando a prendere il treno per Basiglio nonostante qualche infortunio di troppo ne abbia condizionato la stagione. “Per fortuna c’è la mia Juventus a regalarmi un po' di svago – sorride Giovanni –, i bianconeri non mollano mai. Mi piacciono tutti gli sport, il basket in particolar modo, tanto da farmi mettere la sveglia in piena notte per assistere ai grandi match di Nba. Seguo molto anche il golf, ma ahimè non ho troppo tempo da dedicargli. Adoro mare e montagna allo stesso modo, hanno un fascino particolare. Fantacalcio? Certo, sono un giocatore accanito, anche se quest’anno sono partito in salita”.

Una passione, quella per il basket, vissuta a 360 gradi anche da Riccardo Balzerani. “Senza basket non so stare – spiega il tennista reatino –, è uno sport pazzesco. Il tempo libero lo trascorro giocando ai videogames e leggendo fumetti manga. Ho visitato tanti posti e fra quelli che ricordo con più piacere ci sono senza dubbio New York, Londra e Venezia. Mi piacerebbe volare in Giappone e assaggiare la carne di Kobe, deve essere squisita”.

Sportivi a tutto tondo

Un periodo di alti e bassi da gettarsi alle spalle e tanta voglia di riprendere a far bene. Il romano Jacopo Berrettini ha le idee chiare, lui che dello sport proprio non riesce a farne a meno. “Li seguo tutti – dichiara il fratello minore di Matteo – perché sono in grado di suscitare emozioni uniche. Lo sport è adrenalina, così come la musica. Mi accompagna prima dei match, degli allenamenti e durante i lunghi viaggi. Ho un debole per l’Africa e so che prima o poi riuscirò a visitarla. Cibo? Pasta, in tutti i modi e con tutti i condimenti: Roma da quel punto di vista non ha eguali”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il concittadino Gian Marco Moroni, un autentico guerriero. “A volte è davvero dura non concedersi strappi alla regola. Mangiare bene mi piace – dice ‘Jimbo’ – soprattutto pizza, pasta e carne al sangue. Il tempo che ho lo dedico alla famiglia, alla mia ragazza e agli amici. Con loro sto bene, sono una parte importante di me alla quale non potrei mai rinunciare: i barbecue che organizzo con loro mi danno grande gioia”. Tante sono le passioni fuori dal rettangolo di gioco dell’energico classe 1998. “Ho l’hobby della fotografia, che riesco ad abbinare a lunghe passeggiate nella natura. Mi fermo nei posti più belli e scatto. Dopo aver visto tutta la serie de ‘Il Trono di spade’ ho iniziato a divorare i libri. Quando non leggo guardo molto sport in televisione e seguo le partite della Roma”.

IL ROSSONERO E IL LUPACCHIOTTO

Il ravennate Dalla Valle, reduce da prestazioni convincenti dopo l’approdo al Piatti Tennis Center di Bordighera, ama il relax e la tranquillità familiare. “Mi reputo un ragazzo tranquillo – riflette Enrico – al quale piace rilassarsi in famiglia. Quando non sono impegnato nei tornei passo molto tempo con loro e con la mia ragazza, una persona speciale che mi dà tanta serenità. Leggo romanzi e ascolto musica, specialmente Ligabue. I suoi concerti sono fantastici e spero un giorno di poterlo incontrare. Stimo molto LeBron James, ha il carisma e la personalità dei vincenti. Nella mia vita c’è spazio anche per altri sport, basket e calcio su tutti, e per la moda. Sono da sempre un tifoso sfegatato del Milan e soffro nel vedere la squadra in difficoltà in questo periodo. Playstation? Sì, sono imbattibile. Aspetto tutti a Milano per una sfida anche davanti alla console”.

A sostituire praticamente in ultima battuta l'altro romagnolo Francesco Forti, ci sarà Flavio Cobolli, figlio dell'ex pro Atp Stefano. Ha scelto il tennis preferendolo al calcio, che ha praticato ad altissimi livelli nel settore giovanile dell'AS Roma, squadra di cui il Next Gen romano che si è ben districato negli ultimi anni nel circuito ITF Under 18 è grandissimo tifoso.

La concentrazione di Enrico Dalla Valle

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