-
Campioni next gen

Next Gen made in Italy: 8 uomini per un futuro

Le qualificazioni italiane alle Next Gen Atp Finals sono pronte a scattare sul veloce dello Sporting Milano 3 di Basiglio. Otto ragazzi si daranno battaglia per un posto da riserva nel torneo che riunisce i migliori Under 21 al mondo. A meno che Jannik Sinner...

di | 02 ottobre 2019

Recupero di Lorenzo Musetti

Trenta giorni al via, il dado è (quasi) tratto. Lo Sporting Milano 3 è pronto a ospitare il torneo di qualificazione delle Next Gen Atp Finals. Otto ragazzi a battagliare sul veloce indoor di Basiglio. Otto promesse, giovani e giovanissime, a illuminare a suon di vincenti i primi tre giorni di novembre. Da Lorenzo Musetti e Giulio Zeppieri, passando per Enrico Dalla Valle, Jacopo Berrettini e altri under 21 in rampa di lancio, a Milano sarà presente tutta la ‘nouvelle vague’ del tennis italiano. Si giocherà, ad eliminazione diretta, dai quarti di finale sino all’ultimo atto, decretando il vincitore delle qualificazioni.

GUARDALI IN AZIONE NELLA FOTO-GALLERY

 

Il regolamento

Quest’anno le qualificazioni non daranno accesso diretto al torneo dei grandi, quello con i migliori under 21 al mondo, poiché la direzione delle Next Gen Atp Finals, in accordo con l’Atp, ha deciso di premiare Jannik Sinner con una wild card per il tabellone principale. L’altoatesino, oggi numero 124 Atp e 13 della ‘Race to Milano’, potrebbe però anche qualificarsi direttamente grazie alla propria classifica, liberando così l’invito per il vincitore delle qualificazioni. Il tabellone cadetto sarà comunque molto importante per tre ragioni. La prima: un montepremi importante che permetterà al trionfatore di guadagnare 6.000 euro (cifra che va, all’incirca, al vincitore di un challenger), al finalista 4.000, ai semifinalisti 2.000 e 1.500 a ogni sconfitto al primo turno. La seconda: la possibilità, per il vincitore, di partecipare dal 6 al 9 novembre al 'Red Bull Next Gen Open', evento organizzato (negli stessi giorni delle Next Gen Atp Finals) da Red Bull e Atp. La terza: garantirsi l’accesso diretto al main draw nel caso in cui, anche a causa di qualche forfait, Jannik Sinner dovesse terminare la stagione tra i primi 7 della ‘Race'.
I due giocatori più attesi a Basiglio sono certamente Lorenzo Musetti, vincitore agli Australian Open Junior a inizio anno, e Giulio Zeppieri, diciassettenne di Latina che ha già dimostrato di potersi cimentare con agio nel circuito Challenger. Musetti, classe 2002 e già numero 443 del mondo, ha dimostrato di poter giocare alla pari con tennisti intorno al numero 100-150, palesando un tennis brillante e spettacolare. “È stata una stagione importante che mi ha permesso di partecipare a tanti tornei challenger – ha raccontato il diciassettenne di Carrara – dandomi la possibilità di capire, affrontando giocatori come Kohlschreiber, Munar o Travaglia, quali siano i dettagli sui quali lavorare per il prossimo futuro. Ora sono a Santa Margherita di Pula per giocare a livello Futures, e in seguito affronterò alcuni match di Serie A1”. Musetti non ha giocato molto sul veloce indoor, anche se per caratteristiche può adattarsi bene a questa superficie. “È vero, ho giocato solamente a Bergamo per quanto riguarda il rapido indoor nel 2019, ma penso di potermi adattare abbastanza bene. Certamente preparerò al meglio questo torneo. Il mio Next Gen preferito? Alex De Minaur. È davvero un 'demone' in campo e lo ammiro profondamente”. È cresciuto tanto anche il pontino Giulio Zeppieri, che in stagione si è preso il lusso di sconfiggere tennisti quali Paolo Lorenzi, Dominik Koepfer e Lorenzo Giustino, strappando un set a Federico Delbonis e Thanasi Kokkinakis. Quando entri in quel mood, quando capisci che in quei contesti ci puoi stare, diventa tutto più facile. “Da fuori pensi di non poter competere a certi livelli - ha spiegato ‘Zeppo’ - poi quando ci stai ti rendi conto delle tue reali capacità. Secondo me Jannik Sinner la vive così: entra in campo, se ne infischia di chi ha di fronte, gioca il suo tennis e vince le sue partite. Io, quando è uscito il tabellone del Challenger di Parma e ho visto che avrei affrontato Paolo Lorenzi, ho detto a Peppe Fischetti (allenatore e sparring che lo segue assieme a Piero Melaranci, ndr): ‘Ma quando mai ci vinco?! È stato numero 33 del mondo, ha fatto ottavi di finale agli US Open, dove vado?!’. Poi sono entrato in campo e ho imposto il mio gioco sino alla vittoria”.

Moroni e Dalla Valle

Alti, potenti, grandi lottatori dal tennis brillante. I due classe 1998 Gian Marco Moroni ed Enrico Dalla Valle arriveranno a Milano nel novero dei favoriti. ‘Jimbo’ ha vissuto una stagione tribolata tra infortuni e problemi personali che non gli hanno permesso di trovare continuità di risultati. Il romano, però, non si è mai perso d’animo. “È stata un’annata complicata – ha raccontato Moroni – ma sono contento di aver avuto la forza di riprendermi in un momento difficile. Le Next Gen Atp Finals sono un evento bellissimo e sono molto felice di potervi prender parte, anche perché lo scorso anno ho dovuto rinunciare per un infortunio. Confrontarsi con i migliori, italiani e non, della propria generazione è sempre stimolante e importante”. Enrico Dalla Valle arriva a Milano con grande fiducia e da numero 361 Atp. “Da giugno in poi, anche grazie al lavoro svolto a Bordighera, ho raggiunto risultati importanti (4 futures vinti consecutivamente e qualche successo nei main draw challenger, ndr) e mi sento davvero bene sotto tutti i punti di vista. In queste settimane sono stato tanto a contatto con Paolo Lorenzi, che è un esempio davvero straordinario. Il veloce indoor? Sto giocando tantissimo su terra battuta ma sul rapido mi adatto molto velocemente e non vedo l’ora di partecipare. Ora giocherò due futures a Pula e poi probabilmente uno ad Antalya. Next Gen preferito? Cito Stefanos Tsitsipas, siamo coetanei e ci conosciamo da anni, anche se quello che mi diverte di più è Shapovalov”.

Caruana cerca il bis

Liam Caruana lo scorso anno vinse il torneo delle qualificazioni a Basiglio, palesando una grande attitudine alle superfici rapidi. Si confrontò, a tratti con prestazioni positive, con il gotha under 21. Il 2019 doveva essere l’anno dell’esplosione definitiva, ma un grave infortunio alla mano durante le Prequali degli Internazionali BNL d’Italia ne ha rallentato la crescita. Rientrato in campo a inizio agosto, il romano d’America ha messo in fila buoni risultati tra challenger e, soprattutto, futures, mettendo in cascina punti importanti (anche se ancora non sufficienti) per ottenere il pass. Stesso discorso dicasi per Jacopo Berrettini, fratello minore di Matteo, che quest’anno ha vissuto una stagione di alti e bassi. Lo scorso anno un infortunio lo costrinse al ritiro proprio contro Caruana. “È stata una stagione altalenante – ha raccontato Berrettini jr. –. Mi è mancata continuità nelle prestazioni e nella gestione dei match. Arriverò a Milano, qualora io riesca a qualificarmi, da un momento abbastanza difficile a causa di un problema alla schiena, ma sto migliorando e sono fiducioso. La superficie mi piace molto ed è bellissimo giocarci. Tra i ragazzi in alto nel ranking non ho dubbi nel citare Auger-Aliassime. Ha una capacità di gestione del match, per l’età, fuori dal comune”.

Liam Caruana

Gli ultimi posti disponibili

A caccia degli ultimi posti utili per le qualificazioni ci sono Riccardo Balzerani e Francesco Forti (quasi certi del pass) da una parte, Giovanni Fonio e il giovanissimo (classe 2001) Emiliano Maggioli dall’altra. “Avevo iniziato bene il 2019 – ha dichiarato Balzerani, reatino classe 1998 – ma sono calato col passare del tempo e non posso essere soddisfatto. Ho vissuto 4-5 mesi di buio. Ora per fortuna mi sono ritrovato e, soprattutto, ho già giocato le ‘quali’ Next Gen, dunque spero di poter sfruttare questo vantaggio contro i miei avversari meno esperti”. Francesco Forti, classe ’99, è esploso all’improvviso in estate nei challenger a Vicenza e a San Benedetto, senza tralasciare ottimi risultati a livello futures. “Ho avuto un piccolo infortunio recentemente – ha raccontato Forti – e la mia programmazione dipenderà dal fastidio al ginocchio. Dovrei giocare due tornei futures a Pula e due a Tabarka per poi giocare a Milano. Vivo alla giornata sperando di guarire al cento per cento”. Emiliano Maggioli è il potenziale volto nuovo di queste qualificazioni. Il marchigiano, classe 2001, si è ben disimpegnato a livello futures conquistando 31 punti pesanti. Per arrivare a Basiglio, però, servirà qualche altro piazzamento importante. Chiosa per Giovanni Fonio, classe 1998, che sta inseguendo la qualificazione nonostante qualche infortunio di troppo. “Due diversi problemi fisici mi hanno condizionato - ha spiegato - ma complessivamente mi prendo le mie responsabilità per questa stagione sottotono. Spero di risollevarmi in questo finale di stagione e in questi giorni a Pula proverò a conquistare punti importanti. L’obiettivo è qualificarmi per Basiglio, un evento splendido, anche se non sarà facile. Lo scorso anno nelle ‘quali’ ho fatto tanta fatica, ma spero di aver fatto tesoro mentalmente di quelle difficoltà”.
Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti