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Il kazako, dopo aver vinto il primo set, cede progressivamente nel secondo parziale per poi ritirarsi dopo il primo game del terzo set
14 giugno 2024
Lorenzo Musetti si è qualificato per le semifinali del Boss Open di Stoccarda grazie al ritiro di Alexander Bublik, suo rivale ai quarti di finale, costretto a dare forfait in avvio di terzo set quando il punteggio era sul 46 61 10 dopo aver mostrato segni di cedimento nel corso di tutto il secondo set. Per l'italiano si tratta della prima semifinale raggiunta sul circuito Atp, e ad attenderlo troverà il connazionale Matteo Berrettini.
"E' bello rivederlo sul circuito dopo un bel po' di tempo in cui era stato fermo per infortunio - ha dichiarato il toscano a fine match - Fa parte del gioco tornare e trovare difficoltà nel riacquisire la forma, lo apprezzo molto e ci siamo allenati molte volte insieme, anche queta settimana. Oggi non l'ho visto dopo la sua vittoria, ma qui a Stoccarda ha giocato sempre bene e ha vinto due volte. Sarà una bella sfida nonché una grande opportunità per il tennis italiano"
Difficile dire come sarebbe finita. Nel primo set il match aveva infatti preso i contorni di una fiera del virtuosismo, con Bublik ispirato e coerente con uno stile di gioco imprevedibile quanto redditizio. Una fotografia alla cui realizzazione aveva contribuito anche l'azzurro, ipnotizzato dalle soluzioni del kazako e intestarditosi a sfidarlo nel suo campo, col risultato di non trovare mai il ritmo giusto per innescare il suo tennis, costretto a inventare di volta in volta risposte a quesiti che Bublik non tardava a intricare nel giro di pochi quindici.
"E' difficile trovare la concentrazione contro di lui: ha tirato molti drop-shot, può servire dal basso, centrare ace con la sua seconda e non sai mai quel che farà - ha ancora riflettuto Musetti a caldo - E' davvero talentuoso e mi risulta difficile affrontarlo per il gioco che ho. Ci avevo giocato a inizio stagione e ci persi al terzo set (ad Adelaide, ndr) e spero di riaffrontarlo presto".
Contro avversari così occorre abbandonare virtuosismi e frivolezze e imporre gioco e concretezza. Stabilire da sé il tono da dare al match. Ed è quello che è riuscito a fare Musetti nel secondo set, inchiodando il kazako sulla linea di fondo, e dando libero sfogo a un repertorio di colpi contro cui Bublik ha finito con l'andare presto fuori giri. Quanto di questa reazione sia stata attribuibile al cambio di passo del toscano, e quanto invece indotta dal calo fisico evidenziato dal suo rivale non è dato sapere. Ma la semifinale che ora attende Musetti, contro un rivale come Berrettini, a suo agio con l'erba e dotato della grammatica giusta per domarla, dirà meglio dei progressi evidenziati da Musetti nel corso del torneo e sulle potenzialità di un gioco che per estetica sembra potersi ben accordare a questa superficie. A condizione di dotarlo di una consistenza che, dall'erba alla terra battuta passando per il veloce, sia in grado di sorreggerne gli occasionali inciampi esaltandone al tempo stesso i lampi e le prodezze cui da tempo ci ha abituato.