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L'analisi tattica della semifinale dominata da Sinner contro Medvedev a Miami. Spicca il modo in cui ha aggredito il rovescio del moscovita, anche con il rovescio dal centro
di Alessandro Mastroluca | 29 marzo 2024
Ha attaccato il rovescio di Daniil Medvedev per andare dritto in finale. Così Jannik Sinner ha dominato la partita contro lo scacchista moscovita in semifinale a Miami. La qualità della performance è nei numeri raccolti da Tennis Data Analysis ed elaborati da Tennis Viz che l'ha valutata 9,52 su una scala da 1 a 10. E' il livello più raggiunto finora da un giocatore nel circuito ATP nel 2024.
Più in dettaglio, Sinner ha raggiunto quota 8.7 al servizio (sei punti persi con la prima e sette con la seconda), 8.8 con il rovescio, 9 con il diritto, colpo dall'efficacia particolarmente elevata in tutto il corso del torneo. Tutti valori significativamente superiori rispetto alle medie che l'altoatesino raggiunge nelle ultime 52 settimane. Fa eccezione solo la qualità media in risposta, rimasta contro Medvedev sotto le sue medie, nonostante il 47% di punti vinti contro la prima e il 61% contro la seconda. Si spiegano con questi numeri i 34 punti a 19 vinti dall'azzurro negli scambi durati meno di cinque colpi. Ma spicca ancor di più contro un giocatore come Medvedev il bilancio di 16 punti vinti a 6 in favore di Sinner negli scambi lunghi, quelli dove emerge maggiormente l'efficacia negli schemi, nei pattern, nell'interpretazione della partita.
L'algoritmo di Tennis Viz analizza ogni singolo colpo, tiene in considerazione angolo, traiettoria, profondità, ampiezza, altezza del rimbalzo, anche in relazione alla qualità del colpo precedente dell'avversario. E ad ogni colpo assegna un valore, da 1 per quelli di qualità più bassa a 10 per quelli di qualità più alta. Da questi dati poi si ricava il valore della performance e i valori medi per fondamentale nell'arco della partita.
Nella semifinale di Miami, Sinner è riuscito a prendere saldamente il controllo del gioco anche se, al di là di quello che si potrebbe pensare, ha giocato solo il 21% dei colpi in attacco, il 5% in meno rispetto alle sue medie delle ultime 52 settimane. Ma ha vinto molto più punti dei suoi standard, 44% rispetto al 36% di media, nelle occasioni in cui è stato messo in difesa.
Questo succede da un lato per la propensione agli errori di Medvedev che ha completato il match con oltre 22 non forzati; dall'altro per una particolare mossa a sorpresa dell'altoatesino che ha dato scacco matto al campione in carica sulla diagonale del rovescio. Un piano di gioco che sembra uscito dritto dritto dal manuale di Rod Laver, che consigliava nel suo libro "Lessons from a Champion's mind" (Lezioni dalla mente di un campione): fai dubitare il tuo avversario del suo colpo più sicuro, e verrà giù tutto il resto del suo tennis.
Nel corso del torneo, secondo quanto emerge dall'analisi Tennis Viz su dati Tennis Data Innovations, sintetizzata sul profilo Twitter Tennis Insights, Medvedev ha giocato mediamente meglio di rovescio che di diritto. Sinner ha diretto verso l'angolo sinistro 62 degli 85 rovesci giocati durante la partita.
In diagonale ne ha sbagliati cinque, tre in lunghezza e due in altezza. In lungolinea, invece, ne ha messi in campo 23 su 23. Tuttavia si può dire che con il lungolinea abbia preso più rischi: ne ha giocati infatti oltre uno su quattro (6 su 23, 26,1%) a meno di un metro dalla riga laterale. In diagonale, invece, solo 8 su 57 (14%) sono finiti così vicini alla riga interna del corridoio.
Il piano di Sinner di aggredire il rovescio di Medvedev per rinforzare il vantaggio competitivo prevede anche un secondo tempo, un ulteriore capitolo. E sta proprio qui l'atout principale dell'altoatesino che ha vinto il duello di testa. Il moscovita, battuto per la quinta volta negli ultimi cinque confronti diretti, ha provato a scombinare i piani, come già si era visto nei primi due set della finale dell'Australian Open. Ma ha finito per snaturarsi, superando il confine tra il pensiero veloce e la fretta, tra il colpo a sorpresa e la confusione.
Sinner, al contrario, con grande lucidità, ha affondato contro il rovescio di Medvedev anche con il diritto dal centro, grazie alla sua impressionante capacità di generare velocità grazie alla decontrazione del gesto.
Ne ha giocati 20 in tutta la partita, 16 verso l'angolo sinistro e 4 verso l'angolo destro. Netta l'inversione di tendenza rispetto alle ultime 52 settimane: in media, infatti, l'azzurro ha giocato il 57,2% dei suoi diritti dal centro verso il diritto degli avversari destrorsi, verso il lato destro del campo. Contro Medvedev, invece, ha completamente cambiato strategia aumentando la frustrazione del campione in carica, sempre meno sicuro in campo e sempre più incerto sulla via da prendere per rientrare in partita. Ma contro questo Sinner ha potuto fare ben poco.