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Sinner: "Contento di ritrovare Medvedev, Pechino non conta"

Le parole di Jannik Sinner dopo la vittoria in semifinale a Vienna contro Rublev che lo proietta alla tredicesima finale ATP in carriera contro Daniil Medvedev che ha sconfitto per la prima volta nella sfida per il titolo a Pechino

di | 28 ottobre 2023

L'esultanza di Jannik Sinner durante la semifinale contro Andrey Rublev a Vienna (Getty Images)

L'esultanza di Jannik Sinner durante la semifinale contro Andrey Rublev a Vienna (Getty Images)

"Significa tanto essere in finale qui, è sempre importante poter giocare ancora contro Medvedev". Jannik Sinner guarda avanti, all'ottava sfida in carriera contro Daniil Medvedev. Il successio in finale a Pechino, il primo in carriera contro il moscovita, ha completato al meglio la settimana in cui ha raggiunto il best ranking di numero 4, eguagliando la miglior posizione per un italiano nell'era Open di Adriano Panatta, seconda migliore di sempre dietro Nicola Pietrangeli considerato numero 3 al mondo nel 1959 e 1960 quando le classifiche dell'autorevole giornalista britannico Lance Tingay.

"Non conta chi ha vinto l'ultima volta, qui le condizioni sono diverse rispetto a Pechino. L'anno scorso qui mi ha battuto piuttosto facilmente, speriamo che stavolta sia un bel match" ha aggiunto Sinner, che ha ricordato il 64 62 subito nel 2022 alla Wiener Stadthalle.

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Sinner ha centrato la sesta finale in stagione grazie al successo in due set su Andrey Rublev, il 55mo del suo 2023. Nessun italiano aveva mai vinto così tanti match in una singola stagione nel circuito ATP. "Giocare questo match è stato un po' come andare sulle montagne russe - ha commentato Sinner dopo la partita -. All'inizio Andrey giocava meglio, io non servivo benissimo poi ho cominciato a trovare sempre più il mio ritmo. Nel secondo set ho servito per il match, ma ho commesso un paio di errori e il momento dell'incontro è cambiato. Ho cercato di chiudere al tie-break, e sono contento come l'ho giocato".

La differenza l'ha fatta, oltre all'efficacia con i colpi di inizio gioco, la maggiore freddezza nei momenti caldi del match. "Ho cercato di restare calmo, e non è facile quando servi per il match, subisci il break e senti che il tuo avversario sta prendendo il controllo della partita. Ma il tennis è così, devi accettarlo. Ho trovato le giuste soluzioni, sono contento".

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