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La conferenza di Jannik Sinner dopo la vittoria contro Korda a Monte-Carlo
10 aprile 2024
"Sono felice di essere tornato in campo. io e Korda abbiamo un tennis per certi aspetti simili, abbiamo entrambi colpi abbastanza piatti. Oggi era molto importante muovere la palla, non tanto giocare con le altezze. La considero una vittoria molto buona perché è stato un match difficile, più di quanto dica il punteggio". Jannik Sinner ha commentato così la sua vittoria nel match d'esordio al Rolex Monte-Carlo Masters, e sulla terra battuta, contro Sebastian Korda, che gli ha aperto le porte dell'ottavo di finale contro Jan-Lennard Struff.
Sinner ha parlato anche del suo adattamento dal cemento alla terra battuta. "Non mi faccio mai problemi su che campo gioco. Quando avevo 14 anni e fino ai 18 ho giocato tanto sulla terra. Il mio tennis funziona meglio sul cemento, lo sappiamo, ma posso giocare bene sulla terra. Devo capire meglio come usare bene certi colpi" ha detto Sinner, consapevole che con il suo livello attuale l'adattamento da una superficie a lui più congeniale a quella su cui l'anno scorso ha fatto più fatica è diverso. "Non direi più facile - ha spiegato Sinner -. Certamente fisicamente sono cresciuto, e questo aiuta molto sulla terra battuta. Sono arrivato più velocemente al punto dove volevo essere. So quanto lavoro abbiamo fatto per essere a questo punto, e che alcune cose dobbiamo migliorarle. Posso crescere ancora, faccio 23 anni quest'anno, non sono certo arrivato al mio massimo".
L'adattamento alla terra, superficie su cui l'anno scorso ha fatto p'iù fatica, è stato apparentemente più rapido. "Ma non direi più semplice - ha spiegato Sinner -. Certamente sono cresciuto fisicamente e su questa superficie può aiutare molto. Sono arrivato più velocemente dove volevo essere, e cerchiamo da questa base di lavorare per le prossime settimane".
Settimane che saranno infiammate anche dalla lotta per il posto di numero 1 del mondo. Jannik, numero 2 del mondo, infatti potrebbe diventare il primo italiano in vetta al ranking di singolare prima che finisca la stagione sulla terra battuta. Diverso lo scenario per il suo primo inseguitore, Carlos Alcaraz, che ha saltato questo torneo per un problema al braccio destro e non è ancora sicuro se potrà partecipare all'ATP 500 di Barcellona e al Masters 1000 di Madrid, due tornei che l'anno scorso ha vinto e che gli hanno permesso di guadagnare 1500 punti in classifica.
"Non guardo tanto gli altri. So che sono un giocatore forte anche io, poi se 2, 3 o 4 non mi faccio problemi. Essere numero 2 è una bella soddisfazione però non dvee essere l'obiettivo delle prossime settimane., che sarà trovare il mio gioco migliore per i tornei più importanti".