Chiudi
Come 3 anni fa, Ruusuvuori torna protagonista nel Masters 1000. Coach Ricci spiega le difficoltà di allevare non solo il tennista ma anche un finlandese dall’animo tranquillo per le battaglie sul campo
di Vincenzo Martucci | 16 agosto 2023
Cavallo pazzo Rublev ha sicuramente le sue colpe, per quel gioco a una sola dimensione, sempre a tutto braccio, quasi in apnea, che lo costringe a sforzi continui e anche a stop improvvisi, privo dei punti facili con continuità con la prima di servizio (stavolta appena il 50%).
Così, dopo il successo di Bastad, il russo che non decolla nei grandi tornei ha perso al secondo turno ad Amburgo, al primo a Montreal e ancora d’acchito a Cincinnati, anche se contro tre avversari temibili come Altmaier, McDonald e Ruusuvuori.
Proprio il 24enne finlandese, 37 del mondo ad aprile, 60 oggi, dopo 4 ko all’esordio, a Queen’s, Eastbourne, Wimbledon, Baastad, sta cercando di rialzare la testa e fare il sospirato salto di qualità come vorrebbe il coach di sempre, Federico Ricci, direttore dell’accademia del più famoso tennista finlandese Jarkko Nieminen, dove Emil è sbarcato a 14 anni.
Quello di Ruusuvuori non è un salto di qualità facile e veloce e transita per le particolari e spesso inspiegabili sensazioni che trasformano i tennisti. Quelle migliori di Emil si ripresentano curiosamente da Cincinnati.
Perché, tre anni fa, il ragazzo di Helsinki fece l’esordio nei Masters 1000 proprio in Ohio - che però si tenevano a Flushing Meadows per la pandemia del Covid-19 - e, appena al terzo tabellone principale ATP, dopo aver superato le qualificazioni, affrontò il ben più quotato Sebastian Korda: pagò lo scotto dell’inesperienza, avanti un set e un break, si fece trascinare al terzo set, finì anche sotto 5-2, ma poi la spuntò per 7-5 infilando 20 degli ultimi 22 punti, garantendosi il primo scalpo doc e l’ingresso fra i top 100.
"Fu un match epico, una svolta, ho lasciato il mondo Challenger e sono passato stabilmente a quello ATP“. Poi, senza colpi definitivi, senza un fisico bestiale, senza un talento eclatante, ma con tanta abnegazione ed applicazione, s’è costruito pezzo a pezzo. E, proprio a Cincinnati s’è appena preso un’altra, enorme, soddisfazione, eliminando il numero 8 del mondo, Andrey Rublev, dopo una maratona anche più eclatante vinta per 7-6 (10) 5-7 7-6 (3) di 3 ore 16 minuti. Battendo il quarto top 10 della carriera.
On a roll ??@EmilRuusuvuori has recorded back-to-back Top-10 wins for the first time in his career, after defeating Andrey Rublev 7-6 5-7 7-6 #CincyTennis pic.twitter.com/gWgZIzcoSu
— Tennis TV (@TennisTV) August 16, 2023