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Attuale n.663 del mondo, il maiorchino tornerà a Brisbane e per i prossimi nove mesi potrà sfruttare il ranking protetto. Pro e contro di uno scenario da lui mai esplorato, con uno sguardo sui Giochi di Parigi 2024
di Ronald Giammò | 02 dicembre 2023
Ritiratosi dalle scene lo scorso gennaio dopo esser stato battuto al secondo turno degli Australian Open da Mckenzie McDonald, Rafa Nadal ha annunciato il suo ritorno in campo nell'Atp250 di Brisbane al via il 30 dicembre. Lo spagnolo, a prescindere da quello che sarà l'esito del torneo, potrà continuare a competere sfruttando il ranking protetto o ricorrendo a qualche wild card che visto il suo status non dovrebbe avere alcun problema ad ottenere.
Il ranking protetto è la media della classifica mantenuta da qualsiasi giocatore infortunatosi per almeno sei mesi nei primi tre mesi dopo l'ultimo torneo giocato. Nadal è 9°, e in tal senso potrà ricorrervi per nove tornei e per un arco di tempo pari a nove mesi.
Tra le due formule a sua disposizione, la seconda, più semplice, vedrebbe Rafa invitato in diversi tornei secondo un protocollo lui già noto e già esplorato nel corso della sua carriera. Ricorrere al ranking protetto invece, metterebbe il maiorchino di fronte a uno scenario totalmente inedito che se da un lato potrà offrire lui la possibilità di trovare continuità di prestazioni e tornei in cui andare in cerca di una forma di cui lui solo sarà giudice e termometro, dall'altro lo esporrà a rischi e difficoltà che potrebbero invece minarne fiducia e convinzione per quel che riguarda la sua competitività, l'unica bussola che ne ha orientato le scelte in questi lunghi mesi di assenza.
Seppur 9°, l'ingresso in tabellone di Nadal non sarà però da testa di serie e porterà il maiorchino in campo sin dai primi turni dell'evento. Il che, oltre alla certezza di incontrare avversari più pronti e rodati di lui, comporterebbe anche il rischio di incroci tanto suggestivi quanto squilibrati in quella rincorsa verso una condizione smarrita che per Rafa rischia di diventare un'eterne giornata della marmotta.
C'è poi il caso legato alle Olimpiadi di Parigi, il cui torneo si svolgerà sui campi a lui tanto cari del Roland Garros. Per prender parte ai Giochi, evento organizzato dall'Itf, i tennisti devono soddisfare alcuni criteri - la classifica, su tutti - ma possono anche sfruttare alcune casistiche che consentono loro di parteciparvi pur non soddisfando i requisiti minimi. Per il maiorchino sono due: esser reduci da un lungo infortunio, e aver collezionato nel corso degli anni partecipazioni a eventi quali i Giochi o la Coppa Davis tali da dimostrare l'attaccamento ai colori nazionali. Vincitore di un oro olimpico nel 2008 e di ben cinque Coppe Davis con la Spagna (2004, 2008, 2009, 2011, 2019), in entrambi i casi la sua partecipazione alle prossime Olimpiadi si direbbe scontata.
"I will be back in Brisbane, the first week of the season." @RafaelNadal pic.twitter.com/zQcb0D7QVh
— Roland-Garros (@rolandgarros) December 1, 2023