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Queen's, Arnaldi saluta agli ottavi

Agli ottavi ad imporsi è l'australiano Hijikata, già vincitore a Delray Beach dell'unico precedente giocato dai due. Non sono bastati al sanremese cinque match point annullati

19 giugno 2024

Matteo Arnaldi (Getty Images)

Matteo Arnaldi (Getty Images)

Nessun bis per Matteo Arnaldi, battuto in due set dall'australiano Rinki Hijikata agli ottavi del Queen's - 76(0) 76(7) - e appuntamento con la ventesima vittoria in stagione rinviato al prossimo torneo. All'italiano non è riuscito confermarsi contro un avversario che, a differenza del francese Humbert, ha dimostrato di saper interpretare l'erba in più modi, tutti efficaci, impedendo ad Arnaldi di prendergli le misure e di organizzare un'adeguata reazione. 

Le statistiche sono come il bikini, ripeteva Irving Levine, per quarant'anni giornalista presso la Nbc. E a scorrere le statistiche del match, numeri che vedono spesso Arnaldi in svantaggio rispetto al suo rivale, la sensazione è che non possano bastare a spiegare l'esito di una partita risoltasi in due tie-break senza che l'italiano sia mai riuscito a dare l'impressione di poterla girare in suo favore come accaduto contro il n.16 del mondo francese. 

Hijikata si è confermato giocatore in grado di domare l'erba, e di saperla interpretare in più modi: ora arrotando, ora puntando sul ritmo, e su un servizio sempre affidabile che gli ha consentito di valutare di volta in volta quale fosse il copione più redditizio cui affidarsi. Posto di fronte a una serie così mutevole di quesiti, Arnaldi è riuscito ad opporre risposte parziali, insufficienti comunque ad arrestare un'emorragia che nel primo set lo ha visto andare in svantaggio 5-2 e che, nonostante la rimonta che lo ha portato sino al tie-break, cederlo a zero in pochi istanti. 

Meglio il secondo set, dove pur al netto di qualche imperfezione il sanremese ha ancora una volta confermato di essere giocatore riluttante a un esito che pareva già scritto e orgoglioso nel voler tentare tutte le strade in grado di portarlo fuori dall'impasse in cui si era ficcato. Le due palle break che si era costruito a metà parziale potevano essere le occasioni buone per far cambiare d'inerzia il match, così come i due match point annullati ad Hijikata nel decimo game, o per lo meno propedeutiche ad un tie-break diverso da quello perso in precedenza. E invece è stato ancora una volta Hijikata a sfruttare al meglio il momento issandosi sul 6-3 e continuando, pur vedendosi annullare i primi tre match point, a tener inchiodato sul fondo il n.35 del mondo, caparbio e sfortunato nel vedersi annullare un set point con cui avrebbe potuto prolungare la contesa, fino alla "stecca" con cui invece l'ha offerta a un Hijikata nel complesso più meritevole di lui.

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