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Next Gen Atp Finals, è il giorno delle semifinali: aprono Fils e Van Assche (live SuperTennis)

Il francese impiega cinque set per piegare Michelsen. E quattro set bastano al serbo per battere la wild card giordana e staccare il suo pass. Le semifinali saranno Fils - Van Assche e Strcker - Medjedovic

di | 30 novembre 2023

Luca van Assche (Getty Images)

Luca van Assche (Getty Images)

Giornata di lunghi match alle Next Gen Atp Finals. Dopo le 2' 38 del derby tra Nardi e Cobolli ecco altre 2'36, quelle necessarie a Luca Van Assche per ottenere la sua seconda vittoria nel Gruppo Rosso contro l'americano Alex Michelsen che saluta così il torneo, dopo esser stato in vantaggio di un set e aver sperato di poter chiudere la partita in quattro set, unica condizione (oltre al risultato del secondo match della sessione serale) a cui erano aggrappate le sue speranze di qualificazione. 4-3(0) (4)3-4 (4)3-4 4-1 4-3(6) il punteggio finale in favore del francese in quella che è stata la seconda partita più lunga nella storia delle Next Gen Atp Finals.

Partita equlibrata quella tra il n.70 e il n.97 del ranking. I servizi funzionano alla grande, le palle break - quando arrivano - vegngono disinnescate con disinvoltura -, non mancano le prodezze e giunti al terzo match i due protagonisti in campo sembrano aver familiarizzato a pieno con il nuovo format loro imposto: agile e breve, e per questo da vivere tutto d'un fiato senza troppe strategie o calcoli.

I primi tre set hanno un identico copione con Van Assche più reattivo in avvio, dopo un primo set chiuso con un tie-break perfetto, e Michelsen dimostratosi ancora una volta giocatore resiliente in grado di reggere la prima onda d'urto del suo rivale per poi cominciare a entrare in partita con sempre maggiore personalità.

Il secondo e il terzo parziale infatti, seppur decisi anch'essi al tie-break, sono stati appannaggio dell'americano, efficace al servizio (e lo si era visto nel corso delle sue prima due uscite) ma stavolta bravo a mettere in campo anche un piano B fatto di discese a rete e variazioni dal fondo. Sa bene MIchelsen che solo una vittoria in quattro set potrebbe permettergli di sperare ancora nella qualificazione alle semifinali, ed è forse questo pensiero a tradirlo nel corso di un quarto set dominato dal francese e in cui l'americano pare aver smarrito quato di buono fatto fin lì. Arrivano i primi break dell'incontro: Van Assche rompe il ghiaccio, Michelsen restituisce la cortesia ma è ancora il francese a strappare il servizio al rivale e a involarsi verso la chiusura del parziale. 

Ormai fuori dai giochi ci si apsetterebbe un Michelsen dimesso, pronto a consegnare la partita al suo rivale. E invece l'americano continua a dar battaglia, e seppur sotto di un break ha il carattere per contro breakare e portare anche questo parziale al tie-break. Van Assche s'invola, ma il copione non cambia e Michelsen lo riacciuffa sul 6-6 dopo aver annullato due match point. Il terzo è quello buono. Ma non ancora sufficiente per esultare.

Alex Michelsen (Getty Images)

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"Speriamo che non vinca in quattro (set)", aveva dichiarato a fine match Van Assche, riferendosi a Shelbayh e consapevole che solo quel risultato lo avrebbe estromesso dalle semifinali. E ad imporsi in quattro set è stato invece Hamad Medjedovic - (6)3-4 4-2 4-3(5) 4-2 - che stacca così il suo pass per le semifinali grazie ad un match, che come accaduto nel primo incontro della sessione serale, ha emesso il suo verdetto ancor prima di giungere alla conclusione. 

Per tre set però è stato tennis vero, con i due rivali in campo a cercar di portare l'inerzia della sfida dallo loro, entrambi accomunati da un destino ancora in bilico e da un tennis coraggioso e mai banale. Non sono mancati gli errori, ed è stato Shelbay a pagarne il prezzo più alto, soprattutto nel tie-break del terzo set, quello che gli avrebbe consentito di alimentare ancora le sue speranze di qualificazione e che invece Medjedovic si è aggiudicato sorretto da un servizio mai così ispirato nel corso del torneo. Persa la speranza, anche il gioco del giordano è andato sfilacciandosi, in un quarto set in cui ha subito concesso il servizio al serbo e che si è concluso dopo appena venti minuti di gioco.

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