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Tsitsipas: "Sto bene, Roma è fantastica e il tennis verrà da sé"

Il greco alla vigilia del torneo fa il punto su condizione e obiettivi: "Al Foro sto bene quasi come a Monte-Carlo". E sulle Olimpiadi ammette: "Da greco, sono una missione"

08 maggio 2024

Attuale n.8 del mondo, Stefanos Tsitsipas sulla terra rossa ha ritrovato quel feeling a lungo perso tra il finale della scorsa stagione e l'avvio di 2024: infortuni da smaltire, un tennis che faticava a riaccendersi, un digiuno di titoli che iniziava a farsi preoccupante e, come se non bastasse, un'opinione pubblica sempre più ossessiva nei confronti della relazione avviata mesi fa dal greco con la collega spagnola Paula Badosa. Il via dello swing sul rosso per Tsitsipas è coinciso con il ritorno al successo: a Monte-Carlo è arrivato il suo terzo titolo in carriera (in altrettante finali) e a Barcellona la quarta finale in carriera (con il titolo che ancora gli sfugge). A Roma, complici le assenza di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, il greco è tra i favoriti per la vittoria finale. Uno status che non sembra però impensierirlo, come raccontato ai microfoni di SuperTennis.

"Casper ha vinto a Barcellona, il re lì è lui, magari io sono il Principe - esordisce scherzando - E' stato un buon avvio di stagione nelle prime due settimane sul rosso. Roma poi è fantastica, perché qui mi sento quasi come a Montecarlo. Non voglio dire altro, ma mi sento bene, e penso che il tennis verrà da sé e se ciò dovesse accadere so che la valigia di bei ricordi sarà bella piena alla fine di questa settimana".

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Finalista al Foro Italico nel 2022 e semifinalista in altre due occasioni, di cui l'ultima l'anno scorso, Tsitsipas quest'anno avrà la possibilità di prolungare il suo feeling con la terra rossa anche oltre il consueto swing primaverile.

"Per me, da greco, essere alle Olimpiadi è come mangiare la pizza a Roma: è un must - riflette facendosi serio - Parlando con i giocatori, so che qualcuno non è così entusiasta per le Olimpiadi, ma venendo dalla Grecia per me è come una missione. Essere alle Olimpiadi è qualcosa a cui noi greci siamo molto legati, sentiamo che stiamo facendo qualcosa che ha a che fare con il nostro patrimonio e per questo è un grande privilegio esserci. Sono davvero entusiasta che il torneo si giochi a Parigi perché qui campi mi hanno regalato alcuni bei ricordi, ci ho giocato una finale, e spero di poter far tesoro di quell'esperienza e trasferirla anche ai Giochi Olimpici".

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