
Chiudi
Il 12 aprile Pete Sampras spodesta Jim Courier al vertice del ranking mondiale. Pistol Pete diventa inarrestabile e il 4 luglio, festa dell'indipendenza americana, conquista il suo primo di sette titoli a Wimbledon.
di Luca Marianantoni | 25 ottobre 2023
A Monte Carlo piove tutti i giorni, Sergi Bruguera salva due match point in semifinale a Muster e poi schianta Cedric Pioline, in una finale giocata di lunedì su un campo secondario al coperto. Una settimana dopo a Madrid Bruguera si inchina in finale a Stefan Edberg, Lendl vince sulla terra di Monaco di Baviera su Stich il quale a sua volta si impone nel Super 9 di Amburgo su Andrei Chesnokov. E' il primo tedesco a fare centro nell'Open di casa dai tempi di Bungert nel lontano 1964.
Al Foro Italico ci sono i primi due giocatori del mondo, Sampras e Courier, ed è ancora un monologo di Big Jim: l'americano manda al tappeto Bruguera, Chang e Ivanisevic. Il più deluso di tutti è proprio Goran che dopo il successo in semifinale su Sampras si monta la testa. Ma di fronte alla solidità di Courier, il campione di Spalato subisce un devastante 6-1 6-2 6-2.
Al Roland Garros il super favorito è ancora Courier. L'americano arriva puntuale in finale, ma per strada lascia diversi set: uno a Tarango, uno a Muster, uno a Prpic e uno a Krajicek in semifinale. A separarlo dal terzo titolo rimane solo Sergi Bruguera, uno spagnolo diventato di colpo maturo con il successo nei quarti sul numero 1 del mondo Pete Sampras. Vittoria che lo spagnolo conferma con un'altra vittoria non facile su Andrei Medvedev. Il giorno della finale fa molto caldo e i due contendenti sono allo stremo delle forze. Bruguera sembra sul punto di mollare quando va sotto 2-0 all'inizio del quinto set. Ma in realtà è Courier, piegato dalla maggiore duttilità dello spagnolo, a uscire dal match. Sergi conquista sei degli ultimi sette game, stringendo al petto la Coppa dei Moschettieri.
Anche a Wimbledon fa caldo, tanto caldo: il verde sparisce fin da subito per lasciare spazio all'erba battuta che avvantaggia i primi due giocatori del mondo Sampras e Courier. Di match spettacolari ce ne sono tanti, su tutti i quarti di finale Sampras-Agassi e Becker-Stich. A tifare per il campione in carica c'è anche Barbra Streisand che ha una misteriosa relazione con lui, ma Andreino cede sul più bello per 6-4 al quinto a Pistol Pete; finisce 6-4 al quinto anche la rivincita della finale del 1991 che premia Becker e punisce Stich.
In semifinale Sampras annulla sei palle break a Becker e lo batte in tre set, Courier invece impiega quattro set per spegnere un Edberg meno reattivo del solito. La finale è un duello tra il servizio e le volée di Sampras contro la risposta e i passanti di Courier. Per non tradire l'albero genealogico, i Championships incoronano Sampras che vince in quattro set il primo dei suoi sette Wimbledon.
In estate si mette in evidenza Muster, a segno a Kitzbuhel, San Marino e Umago, c'è la conferma di Bruguera, re a Gstaad e Praga, la rinascita di Pernfors all'Open del Canada e la vittoria di Chang su Edberg a Cincinnati. Sono tutti in forma, compreso Courier che vince a Indianapolis riconquistando la leadership mondiale. Non c'è Sampras: il campione di Wimbledon scivola su Brett Steven in Canada, perde da Krajicek in semifinale a Los Angeles, da Edberg in quella di Cincinnati e da Rafter (con tre tie-break) nei quarti a Indianapolis.
Poi, però, a Flushing Meadows Pistol Pete si dimostra nuovamente imbattibile, come a Wimbledon. E' un torneo avversato dalla pioggia che cancella molte sessioni di gioco e dopo i primi due turni sette teste di serie sono già a casa. Sono tre gli outsider a raggiungere le semifinali: Wally Masur che agli ottavi recupera due set a Jamie Morgan, Alexander Volkov che nei quarti annulla due match point a Muster e Cedric Pioline che fa fuori Wilander, Courier e Medvedev prima di superare anche Masur in semifinale. La finale non ha storia e Sampras torna campione nello Slam di casa.
Il 17 ottobre Ivan Lendl vince il suo ultimo torneo Atp a Tokyo su Todd Martin e lo stesso giorno Stefano Pescosolido conquista quello di Tel Aviv su Amos Mansdorf. Con la stagione indoor riappare magicamente Goran Ivanisevic che sbanca Vienna, perde di misura la finale a Stoccolma contro Stich ma domina Bercy. Sulle rive della Senna, Goran seppellisce di ace quattro top 10: Chang, Sampras, Edberg e Medvedev in finale, ma invece degli applausi riceve i fischi dall'esigente pubblico parigino che non gradisce il gioco del tiro a piccione e gli scambi super brevi.
La regular season si chiude con il torneo dei "diamanti" di Anversa che Sampras vince su Gustafsson; il più deluso di tutti però è Pioline che arriva a due punti dall'eliminare Sampras e dal qualificarsi per l'Atp Tour World Championships (il Masters). Alla "Festhalle" di Francoforte Sampras e Stich dominano i rispettivi gironi e poi si ritrovano in finale. Con 27 ace e un gioco complessivamente più completo e vario, Michael Stich batte il rivale salendo fino al secondo gradino del ranking mondiale. Da Francoforte a Dusseldorf il passo è breve e Stich diventa l'eroe che riporta la Germania alla conquista della coppa Davis: Stich fa tutto da solo, firma sulla terra battuta i tre punti che affossano l'Australia e chiude l'anno con un'altra palpitante finale, alla Grand Slam Cup di Monaco, persa però 11-9 al quinto contro il trampoliere ceco Petr Korda.