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Il nuovo decennio si apre con l'ottavo Slam di Lendl (graziato dall'infortunio di Edberg) e si chiude con il successo di Sampras a New York. In mezzo l'exploit di Gomez a Parigi e la classica finale Edberg-Bercker a Wimbledon.
di Luca Marianantoni | 22 ottobre 2023
A Cagliari l'Italia di Davis torna ad alzare la testa grazie a un immenso Paolo Canè che nell'ultimo singolare riacciuffa Mats Wilander, lo trascina al quinto finendolo nella prosecuzione del lunedì. E' il più grande risultato sportivo di una squadra che trascorre gran parte degli anni 80 a evitare la retrocessione.
Al Palatrussardi, nell'attesa della realizzazione del Forum di Assago, Lendl vince il torneo di Milano su Mayotte, poi si ripete contro lo stesso avversario a Toronto e la settimana dopo perde da Becker a Stoccarda; a Philadelphia invece il rampollo Pete Sampras vince il primo torneo della carriera superando in finale Andres Gomez.
Intanto l'Atp raggruppa i tornei più importanti e fa nascere il circuito dei Super 9 che poi cambiano nome in Masters Series e infine in Masters 1000. Per tradizione il primo appuntamento della stagione di questo mini circuito è Indian Wells che va a Stefan Edberg, vittorioso in finale su Andre Agassi. Due settimane dopo i due si incontrano nuovamente in finale a Key Biscayne e la vittoria, questa volta, sorride ad Agassi. Il 14 aprile Lendl perde in semifinale a Tokyo contro Krickstein e il torneo va a Edberg che si lancia all'inseguimento del ceco sempre numero 1 del mondo. Se non commette passi falsi, Edberg sarà presto numero 1 perché Lendl decide di saltare la stagione sul rosso per prepararsi al meglio per Wimbledon.
Chesnokov e Muster si affrontano nelle finali di Monte Carlo e Roma: al russo va quella del Principato, all'austriaco quella di Roma dopo aver salvato tre match point in semifinale ad Andres Gomez.
Il Roland Garros è senza Lendl e perde subito le prime due teste di serie: al primo turno Edberg raccoglie sei game contro Sergi Bruguera, Becker invece perde in quattro set contro Goran Ivanisevic, il nuovo gioiellino di Spalato. Nei quarti Svensson batte la delusione Leconte, Agassi stoppa Chang, Muster ferma Ivanisevic e Gomez ha la meglio di Champion. In finale ci giungono due debuttanti di nome Andrea, il ventenne enfant prodige Agassi che parte super favorito e il trentenne Gomez all'ultima chiamata di una carriera impreziosita solo dai due successi al Foro Italico. Il titolo, a sorpresa, va al mancino dell'Ecuador che manovra meglio da ogni punto del campo contro un Agassi poco costante, spesso fuori giri e annebbiato dal favore del pronostico. Il titolo junior invece va al faentino Andrea Gaudenzi che si ripete a settembre a Flushing Meadows prima di chiudere l'anno da numero 1 del mondo della categoria.
Con l'erba riappare Ivan Lendl che vince una grande edizione del Queen's annichilendo due erbivori puri come John McEnroe in semifinale e Boris Becker in finale.
Ma a Wimbledon le cose non vanno come il ceco spera. Avversari piuttosto deboli impediscono a Lendl di fare brutte figure, ma in semifinale il ceco si inchina a un Edberg semplicemente perfetto. A fare la differenza è la risposta di dritto dello svedese che in tutto l'incontro sbaglia una sola volèe di dritto e una di rovescio. Becker intanto riemerge dalla sofferta semifinale vinta su Ivanisevic dopo aver rischiato di andare sotto due set a zero e per il terzo anno di fila (non accade da Baddeley-Pim del 1893) Wimbledon ripropone gli stessi finalisti.
La finale, per quanto bella ed equilibrata, è dominata nei primi due set da un livello altissimo del gioco di Edberg, poi Becker mette a puntino servizio e risposta di rovescio, e riesce a riprenderla in mano e a condurla fino al 3-1 del quinto. Ma dopo i 4 doppi falli commessi nei primi due turni di battuta del quinto set, lo svedese torna padrone del servizio, osa di più con la risposta, riacciuffa il rivale e lo stacca definitivamente allo scadere della terza ora di gioco.
Sullo slancio della seconda vittoria a Wimbledon, Stefan Edberg appare incontenibile e il 13 agosto diventa l'ottavo numero 1 dell'Atp: lo svedese vince a Los Angeles, Cincinnati e Long Island, presentandosi come gran favorito per il successo finale all'Open degli Stati Uniti. Ma a Flushing Meadows Edberg torna apatico, inciampa in una giornataccia e si fa battere al primo turno da Alexander Volkov.
Il torneo diventa il trampolino che lancia in orbita Pete Sampras, un ragazzo di 19 anni con un gran servizio, un gran dritto e un gioco di volo asfissiante. L'americano naviga in un mare piatto fino a un tempestoso ottavo di finale contro Muster. E' una sessione serale con tanto vento, tuoni e lampi squarciano in lontananza il cielo sopra Manhattan. L'austriaco ha la chance per andare avanti due set, poi perde aderenza e si fa infilare in quattro set da Sampras. Nei quarti tocca a Lendl subire il bombardamento di Sampras che totalizza 24 ace e 27 servizi vincenti; il ceco si riprende, ma al quinto a emergere è la freschezza atletica e la potenza dell'americano. La semifinale Sampras-McEnroe certifica il passaggio di consegne. Nell'altra Becker gioca un gran primo set (vinto 12-10 al tie-break) contro Agassi, ma cede alla distanza all'odiato rivale. Il 9 settembre a ridere sotto i baffi è Nick Bollettieri, il guru che ha scoperto e cresciuto i due rampolli americani e che ora si appresta a vederli lottare con in palio un titolo così grande. Sull'Armstrong Bollettieri va a occupare un posto nel box del giocatore di origini greche e questo amareggia il Kid di Las Vegas. E' una finale senza storia: 6-4 6-3 6-2 e Sampras diventa "Pistol Pete".
Un successo inaspettato che per tre mesi abbondanti manda Sampras fuori giri. Il circuito, dopo la spettacolare finale di Basilea vinta da un grandissimo McEnroe su Ivanisevic, torna in mano ai soliti tre. A Sydney Becker batte Edberg, a Tokyo Lendl batte Becker, a Stoccolma Becker batte Edberg e a Bercy Edberg batte Becker per ritiro.
Gli ultimi 3 tornei dell'anno non passano inosservati. A Itaparica, in Brasile, Mats Wilander vince l'ultimo torneo della carriera. Il Masters, lasciato il Madison Square Garden, cambia nome in Atp Tour World Championships e finisce nelle mani di Agassi che a Francoforte batte in finale Edberg dopo averci perso nel girone eliminatorio. Infine a Monaco di Baviera Pete Sampras si risveglia dal torpore e conquista la prima edizione della Grand Slam Cup intascando due milioni di dollari dopo la finale a senso unico vinta su Brad Gilbert.