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Tiafoe si toglie il cappello: "Sinner è favorito con chiunque"

"Certo - spiega Tiafoe parlando della semifinale con Rune - ho avuto fortuna, non si può negarlo quando colpisci il nastro e ti prendi il punto. Ma ho anche lottato con tutto quello che avevo. Mi sono messo nella condizione di poter vincere grazie al mio impegno, di questo sono orgoglioso”

19 agosto 2024

“Una partita folle, una partita folle”. Lo ripete due volte, Frances Tiafoe, per essere sicuro che il pubblico capisca bene cosa vuole dire. Perché non può essere definita altrimenti una sfida che viene decisa da un nastro. Match-point (doppio) in favore di Holger Rune, Frances si avventa su un diritto che pare comodo ma che plana al di là della rete solamente dopo aver incocciato il nastro. Palla imprendibile per il danese, che si sposta a sinistra per tentare la seconda chance, di nuovo senza fortuna (ma stavolta per merito unicamente dell'avversario).

“Alla fine c'era molto vento – spiega Tiafoe – e il nostro obiettivo era giocare un tennis percentuale, mettere la palla in campo e sbagliare il meno possibile. Certo ho avuto fortuna, non si può negarlo quando colpisci il nastro e ti prendi il punto. Ma ho anche lottato con tutto quello che avevo. Mi sono messo nella condizione di poter vincere grazie al mio impegno, di questo sono orgoglioso”.

Deve esserlo, Tiafoe, alla prima finale in carriera in un Masters 1000. Con la classifica che adesso diventa quanto mai interessante. Per l'americano, che è già stato top 10 lo scorso anno, c'è il ritorno nei top 20 insieme agli altri connazionali Fritz, Shelton, Paul e Korda. Con la Race che – per adesso – lo mette a quota 19. Un bel risultato se pensiamo a una stagione complessivamente poco brillante: 19 vittorie e 18 sconfitte il record 2024 alla vigilia di Cincinnati.

“Quel nastro sul match-point – continua lo statunitense – ha fatto tutta la differenza ovviamente. Ma nel tie-break sono cresciuto giocando ottimi colpi, mentre lui piano piano calava e cominciava a soffrire la situazione. Una cosa tira l'altra e così eccomi in finale”. E ora c'è Jannik, che nei precedenti ha un bilancio favorevole, due vittorie (tre considerando le Finals Next Gen nel 2019) e una sconfitta, tutto indoor. Con un paio di partite in scena a Vienna e un match del 2021 che ancora si ricorda per le polemiche. “Tiafoe ha esagerato – disse allora Sinner – perché una cosa è quando vuoi mettere in piedi uno show, un'altra cosa è quando manchi di rispetto”. Con il rivale che rispose a stretto giro: “Non ho nulla di cui chiedere scusa, il pubblico c'è perché sia coinvolto dai giocatori”.

Dimenticato (forse) l'episodio, i due si ritroveranno in un contesto decisamente diverso, ma con la gente presumibilmente dalla parte di Frances. “Lui – spiega oggi l'americano parlando dell'azzurro – è sempre il favorito in ogni match che gioca, essendo il numero 1 del mondo. Devi toglierti il cappello di fronte a uno come lui”. Poi però in campo sarà pronto a dare battaglia. Ovviamente, cercando di trascinare i fan dalla sua parte.

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