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Con le convincenti prove su Fils, Bublik e Shapovalov, Matteo conferma tutta la sua crescita. Anche grazie ai riflettori che rimangono accesi su Sinner
di Vincenzo Martucci | 25 marzo 2024
Siamo tutti felici della "Sinnermania", italiani e non. Il più felice di tutti è Matteo Arnaldi da Sanremo che, lontano dai riflettori tutti puntati sul Profeta dai capelli rossi, e in second’ordine su Lorenzo Musetti, continua a crescere e a convincere. Al di là della rimonta “alla Djokovic” di Jannik e della prima vittoria da papà di Lore, a Miami il risultato azzurro di maggior spessore è proprio quello dell’allievo di Alessandro Petrone. Che infila tre prove una più importante e convincente dell’altra e si qualifica ai possibili ottavi contro il numero 2 ceco Tomas Machac, verso un ipotetico quarto di finale proprio contro Sinner.
QUALITA’ + QUANTITA’
Con la sua maglietta viola e la biondissima fidanzata-portafortuna australiana in tribuna, Matteo si sveste ancora una volta dell’etichetta di “Arnaldino” che l’ha accompagnato nei lunghi anni di costruzione atletica, dimostrando di avere tutto, ma proprio tutto, per dire la sua a livello di top 20 ai quali aspira da 38 del mondo in lampante ascesa. La conferma viene dal primo turno nel Masters in Florida dove regola senza patemi l’aitante francese Arthur Fils, poi mette il bavaglio all’imprevedibile potenza di Alexander Bublik, gestendo anche i sorrisetti di scherno del kazako, e quindi impone la sua solidità al talento di Dennis Shapovalov alla disperata ricerca del tempo perduto.
Dopo un primo set da intoccabile, e un secondo dominato fino al 5-2, Matteo, insieme al pubblico di Miami, sperimenta il ciclone-Dennis, incassando in un lampo una valanga di imparabili rasoiate di rovescio a tutto braccio, di imprendibili dritti a uncino e di irraggiungibili servizi mancini. Parziale micidiale. Finché, dopo 11 punti di fila, che poi diventato 13-2, si ritrova 5-6.
PERSONALITA’
Contro un avversario discontinuo ma di qualità eccelse, oltre che di maggiore esperienza, anche nei grandi appuntamenti e contro i grandi avversari, Arnaldi sfodera poi una personalità davvero importante. Quella che in coppa Davis abbiamo tutti apprezzato, a cominciare da capitan Filippo Volandri. Così, sempre molto attento e preciso, sempre facendo la cosa giusta al momento giusto, sempre freddo e concentrato, boccia ancora una volta Shapovalov. Approda al tie-break dimostrandosi ancora il più forte, il più solido, il più affidabile.
Quando manca il primo match point sul 6-5, quando rischia il set-point beffa e lo cancella con la prima di servizio, quando infine trafigge Shapovalov che cerca disperatamente la soluzione a rete. Con tutti i numeri superiori al canadese e la promozione in un Masters 1000, peraltro contro un avversario, come il coetaneo 23enne Machac, contro il quale l’anno scorso ha perso troppo nettamente - 6-0 6-1 - nelle qualificazioni di Dubai da far sembrare quella sconfitta irreale. Comunque lontanissima dall’Arnaldi di un anno fa. Quello di oggi andatevelo a rivede negli higtlights di YouTube che fanno impazzire Shapovalov facendogli fracassare una racchetta già nel primo set. Fortissimo in difesa, implacabile in attacco, sorretto da testa e piedi velocissimi.
Grazie, Sinnermania: Arnaldino sta crescendo benissimo.