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Nadal vs Raonic, la decima è un premio per i sopravvissuti

Rafa ha vinto 7 volte, su 9 confronti totali. Il primo turno di Indian Wells 2024 ci riporterà indietro di quasi tre lustri, poiché 14 anni dopo la loro prima partita (e ben sette dopo l'ultima, agli Australian Open), lo spagnolo e il canadese si ritroveranno di fronte, al netto di forfait dell'ultima ora

05 marzo 2024

Ottobre 2010, Tokyo: Rafael Nadal e Milos Raonic si affrontano per la prima volta in carriera, sul cemento giapponese. Vince Rafa, come accadrà altre sei volte, su nove confronti totali. Il primo turno di Indian Wells 2024 ci riporterà indietro di quasi tre lustri, poiché 14 anni dopo quella partita (e ben sette dopo l'ultima, agli Australian Open), lo spagnolo e il canadese si ritroveranno di fronte, al netto di forfait dell'ultima ora che purtroppo, di fronte ad acciaccati cronici, sono sempre dietro l'angolo. Poniamo il caso, però, che stavolta entrambi siano abili e pronti (con la possibilità dunque di sfruttare il ranking protetto): che tipo di incontro ci attende?

Per prima cosa, sarà senza dubbio il primo turno più atteso, nel torneo californiano, anche per via del fatto che ci sono la bellezza di 32 teste di serie esentate dal match d'esordio. Tra loro, il danese Holger Rune, in attesa di conoscere chi fra Rafa e Milos riuscirà ad approdare al secondo ostacolo. Nadal è stato chiaro, a margine dell'esibizione con Alcaraz a Las Vegas: “Spero di uscire illeso da Indian Wells”. Che non è esattamente una dichiarazione belligerante. Può essere che il maiorchino abbia un po' messo le mani avanti, soprattutto avendo presente come è andata nell'ultima uscita in quel di Brisbane. Ma se qualche indicazione positiva ultimamente è arrivata, di certezze non se ne parla.

Raonic, dal canto suo, non è che stia benissimo. Numero 224 Atp, Milos ha giocato un ottimo primo set contro Jannik Sinner a Rotterdam, salvo poi dover abbandonare in avvio di secondo parziale, per un problema alla gamba destra. Ultimo episodio di una via crucis che lo ha visto lottare contro una valanga di piccoli e grandi acciacchi: schiena, caviglia, ginocchia, eccetera eccetera. Ugualmente, il canadese si era ritirato a match in corso agli Australian Open contro Alex De Minaur, mentre nei precedenti due anni aveva giocato appena cinque tornei, tutti nel 2023. Con poca fortuna. Non c'è dubbio che Milos abbia tutte le armi per potersi riprendere, ma l'età (33 anni) e soprattutto il fisico logoro non depongono a suo favore.

Che match sarà, dunque, questo primo turno di Indian Wells? Ammesso che cominci e finisca (sarebbe già una notizia), c'è margine per vedere una vera partita di tennis. Quelle dove il confronto di stili rende la situazione stimolante al di là del valore stesso della posta in palio. Perché in fondo nessuno dei due ha particolari ambizioni, in California: per Raonic si tratta di un test, per Nadal pure, con la terra battuta che resta l'obiettivo principale (forse l'unico) della stagione del 37enne di Manacor. Come ha suggerito Andre Agassi, “Nadal non ha mai corso dei rischi non calcolati”. E c'è da credere che sarà così anche stavolta, tanto più che la sfida recente con Alcaraz – pur in un contesto molto leggero – potrebbe avergli donato un po' di fiducia in più.

Curiosamente, una delle due vittorie di Raonic nei testa a testa è giunta proprio a Indian Wells: era il 2015 e Milos portò a casa una battaglia di tre set, chiusa per 4-6 7-6 7-5, prima di arrendersi in semifinale a Roger Federer. Altri tempi. Sono passati nove anni e adesso le ambizioni sono ridimensionate: bisogna cercare di sopravvivere nel circuito ancora per un po', cercando magari un acuto di tanto in tanto. Mentre la classifica quasi non è più un problema: essere numero 100 o 50, per uno che è stato numero 3 (novembre 2016), cambia poco o niente.

Proprio il fatto di avere poco da perdere, ormai, potrebbe guidare Milos e il suo servizio oltre i limiti attuali di un fisico costantemente sotto pressione. Nessuno, in fondo, gli chiede nulla. E tutti i riflettori sono puntati sull'esordio di Nadal: dovesse vincere Rafa, sarà 'il ritorno in grande stile dello spagnolo da 20 Slam'. Dovesse vincere Raonic, sarà 'Rafa che non è ancora pronto e ha bisogno di altro tempo per essere competitivo'. La dura legge della comunicazione mainstream, che forse stavolta per Milos non sarà un problema.

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