Manca sempre meno all'edizione 2021 degli Internazionali d'Italia. Iniziamo il percorso d'avvicinamento rivivendo insieme le emozioni del torneo del 2020, giocato a settembre e quasi interamente a porte chiuse. Un vero peccato, visto i miracoli dei nostri baby fenomeni, pronti a un'altra edizione da protagonisti
Un grande peccato, viste le prestazioni dei nostri: Jannik Sinner è arrivato agli ottavi, battendo Paire e - soprattutto - Tsitsipas.
Ma il vero protagonista era stato Lorenzo Musetti: da qualificato, al debutto a Roma, l'azzurrino incendiò le serate romane battendo prima Wawrinka e poi Nishikori.
Prestazioni super anche per Matteo Berrettini, che arrivò ai quarti di finale prima di cedere a Ruud con qualche rimpianto.
L'edizione 2020 è stata anche quella del miracolo di Diego Schwartzman, che ha fatto fuori Nadal ai quarti e si è spinto in finale.
Fra i protagonisti anche Denis Shapovalov, che ha illuminato la terra romana con la sua classe sopraffina, arrivando a pochissimi punti dalla finale.
Tuttavia, in mezzo a protagonisti vecchi e nuovi, il titolo è andato ancora a lui, Novak Djokovic.
Nel femminile, invece, è giunta finalmente l'ora di Simona Halep: sconfitta per due volte in finale, è riuscita a conquistare uno dei trofei che desiderava di più.
La tennista rumena è stata aiutata dall'infortunio in finale di Karolina Pliskova (6-0 2-1 rit.), ma si è meritata il titolo al cento per cento.
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L'edizione 2020 degli Internazionali d'Italia è stata quella delle sessioni serali senza pubblico, in un clima radicalmente opposto rispetto al calore tipico degli spettatori italiani, che accendono il Foro Italico sin dalle prime giornate.