Conferme e volti nuovi: è la Next Gen targata 2020

Con l'arrivo dell'anno nuovo la Next Gen ha perso (per ragioni d'età) uno come Stefanos Tsitsipas, ma trova tante altre future stelle. Fra le new entry in ottica Milano ci sono l'estro del francese Moutet e la crescita dirompente di Emil Ruusuvuori, più tante conferme. Come quella del nostro Jannik Sinner.

Sembra stranissimo, ma è così: Alex De Minaur fa parte dei Next Gen per ancora una stagione. Finalista al Master milanese nel 2018 e nel 2019, l'australiano è sempre più vicino ai big del circuito. Ma non è detto che non possa presentarsi a Milano un'ultima volta, per provare finalmente a tornare a casa col titolo.

Nel 2019 sarebbe stato fra le star del torneo, ma un problema fisico l'ha convinto a rinunciare poco prima del via. Niente paura: Felix Auger-Aliassime ha davanti ancora due stagioni piene da Next Gen, e Milano lo attende a novembre. Sempre che non arrivi alle Finals dei grandi: è sempre stato uno specialista nel bruciare le tappe.

La sua prima esperienza alle Next Gen ATP Finals si è chiusa con una buona semifinale, e Miomir Kecmanovic (1999) può puntare a fare meglio nel 2020. La sua stagione è iniziata benissimo, con la semifinale a Doha.

Corentin Moutet dal giro dei migliori Next Gen ci è sempre rimasto fuori per un soffio, ma il suo avvio di 2020 promette grandi cose. Il talentino francese - classe 1999 - è arrivato subito in finale a Doha, e se continuerà sui livelli di tennis mostrati in Qatar può diventare uno dei leader degli under 21.

I tifosi italiani sognano (giustamente) in grande, ma è realistico pensare che Jannik Sinner disputerà le Next Gen ATP Finals anche nel 2020. Anche perché lo scorso anno era il più giovane dei partecipanti, e a oggi resta l'unico classe 2001 fra i primi 200 del mondo. E poi si gioca in Italia, e Milano si è già innamorata di lui. L'obiettivo può essere quello di arrivarci da primo dei Next Gen. Vorrebbe già dire tantissimo.

Nel 2019 è arrivato a Milano da sostituto, conquistando all'ultimo un posto grazie ai forfait dei colleghi, mentre quest'anno Alejandro Davidovich Fokina (classe '99) punta a tornare all'ombra del Duomo per meriti. Vorrebbe dire chiudere l'anno fra i migliori otto Next Gen: lo spagnolo di origini russe ha tutte le carte in regola per riuscirci.

Nel 2019 era a Milano come prima riserva, ma non è riuscito a scendere in campo. Stavolta, invece, Alexei Popyrin (1999) è fra i candidati per un posto da titolare. L'australiano di origini russe ha il tennis per sfondare: già all'Australian Open può essere una delle mine vaganti.

Molti l'hanno sentito per la prima volta la scorsa settimana, quando ha eliminato Sinner al Challenger di Bendigo, ma Emil Ruusuvuori è già da tempo fra i giovani più "caldi" al mondo. Già vincitore del Master under 18, il finlandese classe '99 ha vissuto uno splendido 2019 e ha aperto il 2020 con lo stesso rendimento, portandosi a un soffio dalla top-100. L'impressione è che lui, a Milano, non mancherà di certo.